Lessico

sf. [sec. XVII; dal greco sýnthesis, composizione, da syntithémi, mettere insieme].

1) Operazione mentale mediante la quale si risale da elementi particolari e molteplici a un concetto unitario: la sintesi è l'operazione inversa all'analisi; avere capacità di sintesi, di cogliere gli elementi essenziali di una questione, di una realtà.

2) Processo mediante il quale si uniscono in un tutto unitario e coerente elementi diversi; il risultato di tale processo: un giudizio generale che è la sintesi dei vari giudizi parziali; fare la sintesi delle diverse proposte. In particolare, fusione in un'unica realtà degli elementi essenziali e caratteristici di qualche cosa e il risultato di tale fusione: nella Divina Commedia troviamo la sintesi della civiltà medievale. Per estensione, compendio, esposizione riassuntiva; spesso come titolo di manuali scolastici: sintesi di storia della filosofia; in sintesi, in breve.

3) In chimica, reazione che porta alla formazione di un composto a partire dagli elementi che lo costituiscono, secondo rapporti fra loro ben definiti, come per esempio la sintesi dell'ammoniaca, NH3, dall'azoto, N, e dall'idrogeno, H. In chimica organica il termine di sintesi viene usato più genericamente per indicare il metodo di preparazione di un composto a partire da altri più semplici o di un composto naturale partendo dai suoi componenti realizzati in laboratorio (composti di sintesi in contrapposizione a quelli esistenti in natura). Per la sintesi biologica, vedi biosintesi.

4) In ottica, per la sintesi additiva e la sintesi sottrattiva dei colori, vedi colore.

5) In informatica sintesi vocale, riproduzione del parlato umano da parte di un computer. Un elaboratore effettua la sintesi vocale montando insieme parole preregistrate o producendo esso stesso i suoni che compongono un'espressione vocale. Sebbene la tecnologia per generare parole comprensibili risalga agli anni Sessanta, non si è ancora riusciti a riprodurre la naturalezza di un discorso umano; la voce riprodotta può risultare infatti monotona, priva di intonazione e musicalità, come quella di un robot. Tale tecnica viene attualmente utilizzata per consentire l'uso del computer da parte di portatori di handicap e per altre applicazioni particolari come la fornitura di dati da parte di un elaboratore per via telefonica. Sintesi FM (Frequency Modulation), tecnica per sintetizzare suoni musicali utilizzando una forma d'onda per variare la frequenza di un'altra forma d'onda.

Filosofia

In Aristotele la sintesi è il procedimento con cui è raggiunto il legame predicativo unificatore dei vari termini del giudizio. Nel pensiero moderno e contemporaneo, questo concetto diventa centrale nella riflessione filosofica. Per I. Kant la sintesi costituisce l'attività spontanea e unificatrice dell'intelletto – culminante nella sintesi suprema o appercezione pura, l'Io penso – che per mezzo dei concetti puri a priori (le categorie) elabora, ordina e struttura il molteplice sensibile offerto dai dati dell'intuizione: la sintesi a priori è dunque per Kant l'aspetto fondamentale di ogni conoscenza, che pure non può prescindere dai dati del molteplice sensibile offerti dall'esperienza. Nella dialettica hegeliana la sintesi è il momento conclusivo della triade dialettica (tesi-antitesi-sintesi) ma tale da poter essere, a sua volta, posta come tesi di una sintesi superiore. Da G. Hegel, in forma diversa, questo concetto è passato alle correnti neoidealistiche, particolarmente italiane, con B. Croce e G. Gentile: per Croce lo Spirito stesso è l'assoluta sintesi a priori, mentre Gentile appunta la sua attenzione sullo Spirito come attività continuamente tesa alla propria autosintesi. D'altro lato, molte correnti neokantiane, con particolare attenzione all'interpretazione psicologistica del kantismo, hanno ripreso il concetto di sintesi a priori della coscienza (ma il concetto originario della sintesi risulta completamente deformato avendo perduto la sua oggettività).

Bibliografia (per la filosofia)

L. Di Rosa, La Sintesi a priori, Roma, 1950; J. Lechat, Analyse et synthèse, Parigi, 1962; H. U. Hoche, Nichtempirische Erkenntnis. Analytische und synthetische Urteile a priori bei Kant und Husserl, Meisenheim, 1964; M. Malatesta, Dialettica e logica formale, Napoli, 1982.

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