sacràrio

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sm. [sec. XVII; dal latino sacraríum, da sacrum, cosa sacra].

1) Presso i Romani, luogo in cui si custodiva la suppellettile sacra; nelle case romane il luogo consacrato alle divinità tutelari della famiglia.

2) Piccolo pozzo, scavato nel terreno, a fondo perduto, in cui viene gettata l'acqua che è servita per le abluzioni, per la purificazione dei vasi sacri ed, eventualmente, gli avanzi di altre cose sacre divenute inservibili, come l'acqua benedetta, le sacre ceneri, il cotone e la mollica di pane usati per astergere l'olio santo. Ove manca il sacrario questi avanzi si bruciano.

3) Per estensione, costruzione o cappella che ospita le spoglie di martiri, eroi, persone meritevoli. Numerosi sono in Italia i sacrari dedicati ai caduti in guerra: tra questi celebri soprattutto il sacrario di Redipuglia e quello di Bari per i Caduti d'Oltremare.

4) Fig., intimità sacra, inviolabile: il sacrario della coscienza, della famiglia, delle pareti domestiche.