Lessico

sm. [sec. XIII; latino saltus-us, da salĭre, saltare].

1) Atto del saltare; rapido movimento del corpo che si solleva di slancio a qualche altezza dal suolo per ricadere nello stesso punto o in un punto diverso: spiccare un salto; procedere a salto; fare due, quattro salti, ballare un po' alla buona, tra familiari o amici. In particolare, nome di quattro specialità facenti parte dei concorsi di atletica leggera: salto in elevazione, quelli in alto e con l'asta; salto in estensione, quelli in lungo e triplo; nello sci, gara disputata lanciandosi da appositi trampolini a elevata pendenza; nei tuffi sono contemplati numerosi salti mortali che prevedono diverse esecuzioni, compresa una capovolta dell'atleta su se stesso; salto mortale, esercizio acrobatico consistente nel saltare e compiere una capriola completa in aria per poi ricadere in piedi; fig., fare i salti mortali, compiere grandi sforzi, affrontare grandi sacrifici per raggiungere uno scopo. Di una cosa, rimbalzo con cui si solleva in aria per poi ricadere: la palla fece tre o quattro salti. Per estensione, spostamento brusco e rapido della persona: fare un salto indietro; fare un salto in un luogo o presso qualcuno, farvi una scappata, una breve visita: farò un salto da voi stasera stessa; in un salto, in un momento, in brevissimo tempo. Nella loc., salto di corsia, sbandamento accidentale di un autoveicolo che, in una strada a doppia corsia, va a finire sulla corsia opposta.

2) Atto del lanciarsi verso il basso, del lasciarsi cadere: fare un salto dalla finestra; fare un salto nel buio, arrischiarsi in un'impresa dall'esito imprevedibile. Per estensione, caduta, specialmente di una massa d'acqua: salto del meandro. Anche differenza tra due livelli, brusco dislivello.

3) Fig., rapido passaggio da un punto a un altro, da una condizione a un'altra senza passare dai punti o dalle condizioni intermedie. Nella loc. la natura non fa salti, in natura tutto avviene per gradi, secondo regole precise. Nella scuola, passaggio a una classe non immediatamente successiva mediante un esame integrativo. Per estensione, sbalzo, brusco cambiamento: salto di vento, in meteorologia, brusco cambiamento della direzione del vento detto anche sbalzo del vento e saltare del vento; bisogna fare un salto di qualità; di salto, all'improvviso; a salto, in modo discontinuo, saltuario.

4) Omissione, lacuna: nel dattiloscritto c'è un salto di due righe.

5) In matematica, si dice che una funzione f(x) presenta un salto in x0 quando, pur esistendo i limiti dalla destra e dalla sinistra per x tendente a x0, essi sono diversi. Si ha cioè un salto quando f(x) ha in x0 una discontinuità di prima specie (vedi continuità).

6) In fisica nucleare, salto quantico, variazione dello stato energetico di un atomo o di un nucleo; si dice quantico perché i livelli energetici permessi sono discreti, cioè quantizzati. Il salto quantico è spontaneo e avviene sempre verso livelli inferiori di energia quando il sistema si trova in uno stato eccitato; può, viceversa, essere indotto dall'interazione con un campo esterno e in tal caso il sistema va in livelli energetici superiori all'iniziale.

7) In informatica, effetto che ha sull'esecuzione di un programma una particolare istruzione detta istruzione di salto; tale effetto consiste nell'alterazione della normale sequenza di operazioni. Il salto può essere condizionato, ossia dipendente da qualche stato o condizione precedente del programma, oppure incondizionato, ossia indipendente da condizioni precedenti.

Sport: sci

Nelle gare di salto sciistiche si distinguono cinque fasi: la partenza, che va dall'avvio dello sciatore sino alla parte terminale del trampolino; lo scatto, che è quello prodotto pochi metri prima di uscire dal trampolino; il volo, che va dal limite del trampolino sino al punto dell'atterraggio; l'atterraggio, che rappresenta il contatto con la pista; l'arresto finale. La classifica viene redatta su due prove e tiene conto, oltre che della misura ottenuta (distanza fra lo stacco dal trampolino e il punto di ricaduta sulla pista), anche dello stile con cui il salto viene eseguito. Diventa sport olimpico invernale nel 1924, con gare di salto individuale e a squadre. § Gare di salto con gli sci vengono eseguite anche nello sci acquatico o sci nautico; gli atleti vengono trainati con un motoscafo verso un trampolino (costituito da un piano inclinato) ancorato nell'acqua; la misura del salto viene valutata fra il punto di ricaduta e il piede della perpendicolare calcolata dal bordo del trampolino al pelo dell'acqua.

Filosofia

Nella logica il salto è l'incompletezza di una dimostrazione che ne inficia il valore probante; Kierkegaard usa il salto come categoria per sottolineare l'originarietà assoluta, infrangente ogni neccessità razionale-dialettica, dell'atto libero della scelta su cui si fonda ogni carattere di novità sia della storia sia della vita individuale. Nel materialismo dialettico, salto qualitativo è la mutazione per discontinuità brusca nei rapporti di produzione, sovrapponentesi all'incremento quantitativo della base economica.

Geomorfologia

Salto del meandro, fenomeno che rappresenta il naturale epilogo dell'evoluzione di un'ansa meandrica fluviale. Per l'effetto dell'erosione laterale della corrente, le anse concave successive di un meandro si avvicinano progressivamente sino a toccarsi. A questo punto la corrente fluviale, non più contenuta dal peduncolo ormai totalmente eroso, “salta” quest'ultimo e si dirige verso valle seguendo la via più breve. Il raccorciamento del percorso comporta in genere anche un salto altimetrico, dal momento che il dislivello viene superato in spazio decisamente più breve. L'ansa meandrica diventa così un meandro abbandonato che gradualmente assume la fisionomia di lanca o mortizza.

Idraulica

Caduta di una massa d'acqua da un livello superiore a un livello inferiore. Per le correnti a pelo libero si definisce salto geodetico il dislivello fra i due peli liberi dell'acqua nelle due sezioni considerate; si chiama invece salto totale la differenza

tra i carichi totali nelle due sezioni, calcolabile in base al teorema di Bernoulli, tenendo presente che le pressioni p1 e p2 a monte e a valle del salto sono uguali. Il salto totale si identifica col salto geodetico quando nelle due sezioni si ha la stessa velocità della corrente. I salti disponibili lungo i corsi d'acqua vengono spesso sfruttati per produrre energia elettrica mediante turbine e alternatori. Nel caso di impianti con condotte in pressione si definisce anche un salto manometrico come differenza fra i due trinomi di Bernoulli immediatamente a monte e a valle della turbina; il salto manometrico rappresenta il salto netto effettivamente disponibile, tenuto conto delle perdite dovute alla presenza delle condotte e di eventuali canali. Ovviamente il salto manometrico risulta sempre minore del salto geodetico. Per salto (o risalto) di Bidone, vedi Giorgio Bidone.

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