sansimonismo

sm. [dal fr. saint-simonisme]. Dottrina di Saint-Simon, continuata con tenace zelo dai suoi seguaci e proposta come formula ideale per un rinnovamento della società. In politica i sansimoniani predicavano il pacifismo come condizione necessaria alla produzione, ma dettero la loro adesione ai moti libertari del Risorgimento nei vari Paesi europei e appoggiarono le rivolte contadine quale mezzo per liberarsi da ogni traccia di feudalesimo; sul piano sociale auspicavano l'abolizione dell'istituto ereditario e della proprietà privata dei mezzi di produzione quale via necessaria alla fine dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Fondamento della giustizia distributiva in questa nuova visione della società doveva essere il principio: “A ciascuno secondo le sue capacità, a ogni capacità secondo le sue opere”. Base ideologica del movimento fu un miscuglio non molto chiaro di positivismo e romanticismo, che si concretizzò in un indirizzo antirazionalistico e mistico-panteistico. Capi spirituali del sansimonismo furono A. Bazard e B. P. Enfantin e organi di diffusione i periodici Le producteur (1825-26) e Le globe (1931). Dopo l'abbandono di Bazard, Enfantin accentuò l'indirizzo mistico del sansimonismo, che mancanza di concretezza e rovesci economici fecero naufragare.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora