scappaménto

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Lessico

sm. [sec. XIX; da scappare].

1) Dispositivo proprio dei movimenti a orologeria tradizionali, avente lo scopo di regolare la velocità di rotazione del rotismo in funzione della frequenza di oscillazione del regolatore (un pendolo, un pendolo a giostra, un bilanciere) al quale è accoppiato e di somministrare la spinta intermittente necessaria a mantenere in oscillazione il regolatore che per gli attriti tenderebbe a fermarsi.

2) Dispositivo della meccanica del pianoforte che fa rapidamente ricadere all'indietro il martelletto, dopo aver percosso la corda. Dal 1823 è in uso lo scappamento doppio, sistema più perfezionato che, arrestando a metà percorso la ricaduta del martelletto, permette la rapida ripetizione della stessa nota.

3) Complesso degli organi di scarico di motori a combustione interna (collettore di scarico, tubo e silenziatori) che equipaggiano veicoli a motore. Viene detto più propriamente impianto di scarico.

Tecnica: orologeria

Storicamente il primo scappamento fu quello a palette, che funzionava accoppiato a un peso-motore e poi a un pendolo. Successivamente venne introdotto lo scappamento a cilindro, ancora usato in qualche tipo di sveglia: consta di una ruota con asse verticale sulla cui periferia è riportata una serie di colonnette parallele all'asse di rotazione che si impegnano in un tratto del tubo semicilindrico (cilindro) collegato direttamente o indirettamente a un bilanciere o a un pendolo che scandisce la frequenza di oscillazione. Il tipo di scappamento più usato è detto ad àncora ed è formato da una ruota dentata con denti pressoché triangolari distanziati fra loro e da una leva oscillante attorno a un fulcro centrale (àncora). Detta leva presenta alla ruota un'appendice della forma di un arco che termina con due sporgenze ingrananti con i denti. Quando una sporgenza dell'arco è impegnata a fondo con i denti della ruota l'altra se ne è allontanata; quando la leva compie un'oscillazione completa, la ruota, mossa dal motore, avanza di un passo. La parte opposta della leva ingrana con il bilanciere per mezzo di un accoppiamento a croce di Malta di cui il bilanciere è il particolare più veloce. Questo scappamento migliorato con il progresso tecnico garantisce una buona precisione: questa dipende infatti anche dall'ampiezza dell'elongazione del regolatore che si aggira attorno a 300º. Negli orologi di moderna costruzione lo scappamento è stato sostituito da oscillatori a diapason oppure al quarzo ad altissima frequenza.

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