segménto

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Lessico

sm. [sec. XVII; dal latino segmentum, taglio, striscia, da secāre, tagliare].

1) Parte ritagliata, striscia di un qualsiasi corpo: un segmento di pelle Fig., non comune, suddivisione, settore.

2) In geometria, parte di retta compresa tra due punti distinti A e B, detti estremi del segmento; la misura di un segmento è la distanza tra i suoi estremi; la retta su cui un segmento giace dicesi direzione del segmento; due segmenti aventi un estremo in comune si dicono consecutivi e se giacciono anche sulla stessa retta si dicono adiacenti. Tra i segmenti che hanno la stessa direzione si possono definire le operazioni di addizione (la somma di due tali segmenti è il segmento che ha lunghezza uguale alla somma delle lunghezze dei segmenti dati) e di prodotto per un numero reale (il prodotto di un segmento di lunghezza m per il numero reale a è il segmento di lunghezza uguale a | a | m). Per segmento orientato s'intende un segmento di estremi A e B su cui è fissato un verso di percorrenza, per esempio quello che va da A a B. In particolare, segmento circolare, la parte di un cerchio racchiusa da una corda e dall'arco che questa sottende; segmento sferico, porzione di volume di una sfera racchiusa da due piani paralleli.

3) Per estensione, elemento di un organismo limitato da due estremità. In particolare: A) in embriologia, lo stesso che metamero. B) In metallurgia, segmento refrigerante, elemento in ghisa inserito tra l'armatura dell'altoforno e il suo rivestimento refrattario allo scopo di facilitare il raffreddamento dell'armatura. C) In telefonia, segmento del banco di contatto, insieme delle lamelle di contatto di cui è composto il banco di un selettore telefonico. D) In motoristica, anello a espansione inserito in scanalature apposite praticate sulla superficie del pistone.

4) In informatica: A) sezione di un programma, chiamata anche modulo. Il termine interessa programmi di notevole lunghezza che possono essere suddivisi in segmento sia per opportunità di programmazione, sia proprio per la loro lunghezza. In quest'ultimo caso possono andare a occupare successivamente le stesse aree di memoria (overlay): sono allora chiamati segmenti sovrapposti . B) In un sistema comunicativo, la parte di un messaggio che può essere conservata in un buffer di dimensioni date.

Tecnica: motoristica

Il segmento ha la funzione di assicurare la tenuta alla pressione dei gas e impedire il passaggio di olio lubrificante nella camera di combustione. I segmenti si dividono in tre categorie: di tenuta (o fascia elastica), raschiaolio, raccogliolio. Gli anelli di tenuta hanno sezione rettangolare o trapezoidale aperta, con taglio normale retto, e sono collocati più vicini al cielo dello stantuffo; i più usati sono quelli detti torsionali che presentano una sezione a cinque lati che si può immaginare originata da una rettangolare cui sia stato smussato il vertice superiore interno. I materiali usati sono normalmente ghisa grigia a grana fine o centrifugata, ma per segmento molto sollecitati si usano anche ghisa nodulare e acciaio. Il contatto tra anello e canna è assicurato in ogni caso dalla sua elasticità e, nel tipo torsionale in funzionamento, anche dalla pressione dei gas che si incuneano tra cava e anello, tendendo, oltre che a ruotarlo, a espanderlo ulteriormente. Si dicono segmento di tenuta anche gli elementi inseriti sul rotore nei motori Wankel per assicurare la tenuta sia sui fondi dello statore sia sul profilo trocoidale. I primi sono nastri molto piccoli e leggeri inseriti in scanalature a forma di arco presenti da vertice a vertice del rotore in prossimità del suo bordo esterno e sono mantenuti a contatto con i fondi dello statore da molle ondulate. I secondi sono piastrine, o palette, o pattini, inseriti in scanalature verticali ai vertici del rotore: la loro parte esterna è arrotondata e, poiché il profilo dello statore è opportunamente corretto rispetto all'epitrocoide teorica generata dai vertici del rotore, il contatto tra statore e pattino interessa l'intero arco della sua parte arrotondata, passando successivamente a tutte le generatrici. Opportune molle a lamina mantengono i pattini a contatto con lo statore, vincendo la risultante delle forze forze centrifughe, d'inerzia e d'attrito che in certi punti tenderebbero a staccarli.

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