settarìsmo

sm. [sec. XX; da settario]. L'essere settario; faziosità. Il termine settarismo richiama, immediatamente, alla mente piuttosto che elementi generali di una qualsivoglia cultura, elementi che da questa cultura vengono assunti a credenza ed elevati a vero e proprio dogma. Quindi, il settarismo esprime un atteggiamento di chiusura e di intolleranza, ovvero, di mancanza di qualsiasi spirito critico verso la posizione affermata. L'atteggiamento o il raggruppamento settario presenta alcune caratteristiche tipiche: 1) tende a essere esclusivo e non ammette una doppia obbedienza; un adepto si impegna in un solo complesso di dottrine religiose e ha una sola appartenenza; 2) rivendica il monopolio di una supposta verità assoluta, che costituisce la struttura portante di tutti gli aspetti della vita: fede, culto religioso, pratiche sociali, etica, politica; 3) sviluppa organizzazioni laiche, generalmente antisacerdotali, in quanto si fonda sul presupposto che tutti abbiano la stessa possibilità di accedere alla verità; 4) per quanto attiene più specificamente a gruppi religiosi, vi è la tendenza a rifiutare la divisione religiosa del lavoro e a negare a chiunque speciali meriti religiosi, se si eccettuano, in alcuni casi, i fondatori o i leader. Da ciò si evidenzia il carattere volontaristico del settarismo e la necessità di mostrare, da parte di coloro che desiderano entrare in una setta, qualche segno di merito, donde la necessità di un'obbedienza e di una dedizione totali che influenzano in modo evidente ogni settore della vita di un adepto. Infine, il settarismo si caratterizza anche per un suo atteggiamento di protesta contro la società secolare e, in una certa misura, forse contro lo Stato. È chiaro che nella realtà possono esistere parecchi e distinti tipi di settarismo. I sociologi hanno preso in considerazione queste caratteristiche del settarismo, sia per mettere in luce gli elementi che distinguono la setta dagli altri tipi di organizzazione religiosa – Chiese e confessioni – sia per evidenziare le tendenze fondamentali del settarismo. Come appena accennato, il settarismo trova il suo principale termine di confronto nella Chiesa. Ciò che distingue, dal punto di vista organizzativo, una Chiesa da una setta è che la prima si presenta come un'organizzazione prevalentemente conservatrice e burocratica, mentre la setta ha, molto spesso, le caratteristiche del piccolo gruppo. L'atteggiamento settario si basa sull'esclusività sociale, la libertà dottrinale e una maggiore esigenza e intransigenza sui requisiti morali. In altri termini il settarismo indica un atteggiamento di distanza dal mondo, mentre la Chiesa tenta di influire sul mondo dal suo interno. L'opposizione concettuale tra Chiesa e setta deriva, dunque, dai diversi modi di mediare il rapporto tra religione e mondo. Tale distinzione concettuale è utile per spiegare, per esempio, il caratteristico successo riscosso dai gruppi religiosi nel mondo moderno, quelli cioè che ricercano o la purezza nell'emarginazione, o il compromesso nel potere. Da ultimo è interessante notare come il settarismo abbia preso piede nelle società degli ultimi decenni del XX secolo, nelle quali è apparsa sempre più importante l'affermazione di precisi valori a sostegno di identità individuali e collettive sempre più deboli e frammentarie.

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