Lessico

sm. [sec. XIV; latino stilus, stilo, quindi modo di scrivere].

1) Anticamente, lo strumento per scrivere sulle tavolette cerate, detto oggi più comunemente stilo. Disus. anche negli altri sensi di stilo.

2) Modo particolare di esprimersi, come risultante di scelte lessicali, sintattiche e morfologiche: stile originale, personale; stile elevato, ampolloso, elegante, sciatto; parla con uno stile tutto suo. In particolare, modo di scrivere proprio di uno scrittore, di un'opera, di un movimento letterario, di un'epoca: lo stile di Dante, dei Promessi Sposi; lo stile dei classici, dei romantici; stile epico, tragico, comico, elegiaco. Per estensione, il complesso delle forme e degli elementi espressivi caratteristici di un artista, di una scuola, di un periodo: lo stile di Verdi, di Michelangelo; stile gotico, barocco, neoclassico.

3) Particolare gusto nell'arredamento, tipico di determinate epoche storiche: stile veneziano; stile inglese, coloniale. Riferito a un mobile, il complesso delle caratteristiche strutturali e formali tipiche di una data epoca: tavolo stile Impero. Riferito a un capo di abbigliamento, moda, foggia tipica di un dato luogo o di una data epoca: un abito stile inglese; un cappello di stile fine Ottocento. Per estensione: in stile, di oggetto che si adatta e si fonde perfettamente col complesso di cui fa parte, riferito per lo più a elementi di un arredamento; mobile in o di stile, costruito oggi su imitazione di originali antichi.

4) Maniera di eseguire correttamente ed elegantemente un esercizio ginnico o sportivo: la pattinatrice ha mostrato uno stile impeccabile. Per estensione, tecnica particolare in un certo sport.

5) Modo abituale di comportarsi, di agire, di essere: ognuno ha un suo stile personale; anche oggi, secondo il suo stile, è in ritardo. Con valore assoluto, modo elegante, personale e distinto nell'agire, nel trattare; correttezza, signorilità: quella signora ha stile; non hai stile nel vestire. Fig.: in grande stile, in grandi proporzioni, con grande larghezza di mezzi: un matrimonio, una spedizione in grande stile; per estensione, notevole, eccezionale: è stato un incidente in grande stile. § Stile di vita, in sociologia concetto che descrive le modalità di fruizione e consumo dei beni e il tipo di beni non essenziali cui vanno le preferenze del soggetto (per esempio, weekend a casa o fuori, auto nuova o vacanze, libri o abiti ecc.). Lo stile di vita rende manifesta la stratificazione sociale anche all'interno della stessa classe e può divenire espressione del prestigio sociale che il soggetto sente di avere o a cui tende.

6) In cronologia, sistema di datazione spesso diverso da luogo a luogo, in base al quale nel Medioevo, fino alle soglie dell'età moderna, si fissava l'inizio dell'anno. Tra i più comuni si ricordano: lo stile della Natività (inizio 25 dicembre), più diffuso in Italia; lo stile dell'Incarnazione (25 marzo), usato soprattutto a Firenze e Pisa ma in modo diverso (a Firenze anticipando, rispetto al computo odierno, l'inizio dell'anno di 2 mesi e 24 giorni, a Pisa posticipandolo di 9 mesi e 7 giorni); lo stile veneto (1º marzo), diffuso anche in altri Paesi europei; lo stile della Circoncisione o stile moderno (1º gennaio), già in uso nell'antica Roma per l'anno civile e rimasto in uso in molti luoghi contemporaneamente ad altri stili, ritornato di uso comune e costante solo alla metà del sec. XV.

Linguistica

La scelta e l'elaborazione personale che ogni parlante o scrittore compie degli elementi linguistici che la sua individualità gli fa ritenere più adatti a esprimere le sue idee in determinate situazioni. Il mezzo per esprimere il proprio stile è la lingua (il “codice” secondo i linguisti) che da strumento oggettivo diventa “soggettivo” per l'impronta personale che il parlante o lo scrittore le dà, creando così uno stile suo proprio che lo differenzia dagli altri. Influiscono sullo stile di ogni autore l'età e l'ambiente culturale in cui egli vive, la materia trattata (un romanzo o un manuale scientifico), il fine per cui un'opera è scritta (divulgazione o divertimento). In rapporto ai generi letterari si può avere uno stile epico, tragico, satirico, lirico, narrativo; in rapporto alle correnti letterarie si può parlare di stile classico, barocco, romantico, crepuscolare, futurista, ermetico; in rapporto ai singoli autori esistono gli stili omerico, virgiliano, dantesco; in rapporto alle sue qualità intrinseche lo stile può essere conciso o prolisso, analitico o sintetico, fiacco o vigoroso, elegante o disadorno. L'analisi dello stile può quindi permettere di comprendere meglio uno scrittore e la sua epoca.

Arte

Nella critica d'arte (figurativa o letteraria), in relazione agli aspetti formali di un'opera o di tutta la produzione di un autore, indica due concetti distinti: la maniera di espressione considerata “bella” (ovviamente in relazione al gusto del tempo del critico, contemporaneo o meno), oppure la maniera specifica di espressione di un determinato autore o di una determinata epoca (lo stile di Raffaello, lo stile gotico).

Sport

Particolare tecnica usata da un atleta, che prende il nome del primo che lo ha eseguito (stile Kiefer nel nuotoul dorso, stile Fosbury nel salto in alto ecc.). In alcune competizioni (per esempio ginnastica) lo stile è determinante nell'assegnazione del punteggio. Nel nuoto, stile libero, quello che non segue movimenti prestabiliti (come, invece nella “rana”); viene scelto dal nuotatore con il fine di ottenere il miglior tempo e coincide generalmente con il crawl.

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