stórno (zoologia)

sm. [sec. XIV; latino sturnus]. Nome di varie specie di Uccelli Passeriformi della famiglia degli Sturnidi e in particolare dello Sturnus vulgaris. Lungo ca. 20 cm, possiede un corpo abbastanza snello con coda breve, ali appuntite, becco lungo e affilato. Il suo piumaggio è nerastro con riflessi metallici bronzei, porporini e verdi e una fitta macchiettatura chiara assai più accentuata in inverno, soprattutto nelle femmine. Il becco, da scuro che è in inverno, si fa giallo nella bella stagione. Lo storno è un uccello estremamente vivace, rumoroso, litigioso, che vive in stormi talvolta imponenti. Caratteristica è la sua abitudine di istituire dei veri e propri “dormitori” collettivi e rumorosi che si fanno notare anche nelle città e che causano notevoli problemi sanitari e al traffico a causa dell'enorme produzione di guano. Di gusti alimentari versatilissimi, lo storno si nutre di insetti, invertebrati in genere, bacche, semi e soprattutto frutta matura rendendosi così spesso dannoso ai frutteti e soprattutto agli oliveti. Pari versatilità presenta nella voce, che è un miscuglio di fischi e rumori acuti; notevole è la sua capacità di imitare il canto di altri uccelli. Nidifica nelle crepe dei muri, nei buchi degli alberi, sotto i tetti e persino sul terreno, deponendo sino a 7 uova. La sua area di distribuzione comprende gran parte dell'Europa e l'Asia sino alla Siberia, da dove migra a sud in autunno. Molte popolazioni hanno perduto l'abitudine alla migrazione, preferendo rifugiarsi, durante la stagione fredda, nelle grandi città, dove la temperatura è di alcuni gradi più alta rispetto alle aree aperte circostanti. In molte città sono stati istituiti servizi volti a limitare il numero degli storni in maniera incruenta, per esempio facendo ascoltare agli uccelli, attraverso altoparlanti, il loro stesso verso di allarme. Simile è lo storno nero (Sturnus unicolor) che si distingue soprattutto perché il maschio, nel periodo riproduttivo, ha una livrea più nera, non macchiettata e la voce più sonora. Si rinviene nella Penisola Iberica, in Africa settentrionale, Vicino Oriente, Sicilia e Sardegna. Inconfondibile è invece lo storno roseo (genere Pastor), che pur simile nella forma e nel comportamento allo storno comune, se ne distingue immediatamente per il bel piumaggio rosa chiaro con testa, collo, ali e coda di un bel nero lucido; caratteristica è anche la cresta nera degli adulti. Gregario, nidifica nell'Europa sudorientale e nell'Asia, portandosi anche in Europa occidentale e in Africa settentrionale. Per l'intensissima caccia che dà agli insetti è assai utile all'agricoltura. Lo storno ametistino (Cinnyricinclus leucogaster) vive sui rilievi montuosi dell'Africa tropicale e dell'Arabia meridionale: lungo 20 cm, presenta dorsalmente uno splendido piumaggio violetto a riflessi metallici, contrastante con il bianco delle parti ventrali del corpo. Riflessi metallici tendenti in parte all'oro, in parte all'acciaio, contraddistinguono anche il piumaggio, in prevalenza verde scuro, dello storno superbo (Spreo superbus) che vive nelle boscaglie aride dell'Africa orientale. Nelle stesse regioni vive lo storno color d'acciaio (genere Lamprocolius). Caratteristici dell'Africa orientale sono altresì lo storno dalle ali rosse (Onychognathus blythii), i cui maschi posseggono una livrea nera a riflessi azzurri, con le remiganti rosse, e lo storno splendente a petto d'oro (Cosmopsarus regius), che oltre ad avere il ventre dorato possiede una lunghissima coda. Comunissimi sono anche, nel continente africano, gli storni splendenti (genere Lamprotornis), con piumaggio blu-verde, viola o nero bronzato, dai riflessi iridescenti.

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