stùdio

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Lessico

sm. [sec. XIII; dal latino studĭum, da studēre, applicarsi, studiare].

1) Lo studiare; applicazione dell'intelletto per imparare, conoscere, assimilare un'esperienza precostituita: dedicarsi allo studio; lo studio della storia, della matematica; lo studio costa fatica; per le persone intelligenti lo studio non finisce mai; uomo di studio, che lo coltiva come attività professionale; borsa di studio. Per estensione, la disciplina che è materia di applicazione; al pl., il complesso delle materie studiate; l'attività di chi frequenta un corso regolare in una scuola o sotto la guida di un maestro: la filosofia è il suo studio preferito; gli studi tecnici, scientifici, classici; iniziare, completare, interrompere gli studi; gli studi di medicina sono molto lunghi; provveditore agli studi.

2) L'applicarsi a lungo su un argomento per conoscerlo a fondo; indagine, ricerca su un determinato soggetto: lo studio del problema richiede molto tempo; fare degli studi sul linguaggio popolare; quindi: essere allo studio, di progetto, provvedimento e simile ancora in fase di preparazione. Per estensione, scritto, saggio, opera che è frutto di una ricerca: ho letto uno studio sulla situazione dell'agricoltura italiana.

3) Lavoro preparatorio di ricerca in vista di una successiva applicazione pratica; bozzetto di un artista; progetto: studio per la costruzione di una chiesa, di un ponte; studio dal vero, in disegno e in pittura, rappresentazione di un soggetto reale, per lo più a scopo di esercitazione. In particolare, composizione musicale, per strumenti e voci, che deve il titolo alla sua destinazione didattica. Di forma libera, anche se può rifarsi a schemi precisi, ha lo scopo di mettere l'esecutore di fronte a determinate difficoltà tecniche e meccaniche. Notevoli sono gli studi per pianoforte di C. Czerny, M. Clementi, J. B. Cramer, S. Thalberg e Scrjabin, oltre a quelli, di alto livello artistico, di R. Schumann, F. Liszt, F. F. Chopin e C. Debussy. In campo violinistico hanno particolare rilievo gli studi di R. Kreutzer, N. Paganini, C.-A. De Bériot.

4) Cura, premura, diligenza, preoccupazione: fare qualche cosa con grande studio; porre ogni studio per riuscire; a bello studio, a bella posta, di proposito. Lett., aspirazione, inclinazione; occupazione: “Quando con tanto amore / l'uomo a' suoi studi intende?” (G. Leopardi).

5) Locale in cui si studia. In particolare: A) nel Medioevo, università: lo studio di Pisa. B) Camera di un'abitazione privata destinata prevalentemente a tale attività o all'esercizio di una professione a domicilio. Per estensione, i mobili con cui si arreda tale camera: uno studio in noce. C) Ufficio, locale o complesso di locali adeguatamente attrezzati dove un professionista lavora e riceve i suoi clienti: studio legale; studio dentistico; studio fotografico. D) Stanza, locale dove un artista esegue i suoi lavori: studio di pittore, di scultore.

6) Per influsso dell'angloamericano studio (a sua volta prestito dell'italiano), complesso di ambienti e attrezzature destinati alle riprese di film in interni (anche teatro di posa), di immagini fotografiche, televisive e radiofoniche.

Radiotelevisione

Gli studi radiotelevisivi sono attrezzati con apparecchiature elettroniche poste in appositi edifici e fra loro interconnesse elettricamente per la ripresa, l'elaborazione e la trasmissione di segnali radio o televisivi. Le sale adibite alle riprese sonore sono particolarmente studiate dal punto di vista acustico e spesso dotate di dispositivi che permettono di riprodurre con efficacia vari rumori o effetti sonori e di variare il tempo di riverberazione dei suoni nell'ambiente. La ripresa televisiva viene effettuata “in interni” in locali di notevoli dimensioni dotati di apparati scenici e di varie telecamere. A lato dello studio viene disposta una sala di regia dove operano i tecnici cui spettano il controllo e il dosaggio dei segnali video e audio relativi alle scene da riprendere. Il segnale televisivo generato può venire direttamente irradiato a mezzo di una stazione trasmittente televisiva accoppiata allo studio, oppure inviato ad altre stazioni tramite speciali reti di cavi coassiali o di ponti radio a microonde; se necessario, tale segnale viene anche registrato.

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