susìno

sm. [latino volg. susīna, prugna]. Nome comune usato per indicare la specie di pianta Prunus domestica della famiglia Rosacee (sottofamiglia Prunoideae) ampiamente coltivata in quasi tutte le regioni a clima temperato. È una pianta rustica, che può raggiungere i 5-10 m di altezza, con radici molto ramificate e poco profonde, corteccia scura e rami con colorazione grigiastra. I fiori ermafroditi a cinque petali bianchi, si sviluppano in genere prima delle foglie, che sono ovali, a margine seghettato e con pubescenza nella pagina inferiore. I frutti (susine) sono drupe pruinose di forma e colore molto variabili secondo le cultivar e presentano una polpa succulenta di colore giallo o più o meno rossastra che può essere aderente o no al nocciolo. Tra le cultivar principali sono da ricordare: Florentia, con buccia rossa e polpa gialla; regina Claudia verde, con buccia verdognola; Shiro, di colore giallo intenso; Stanley, con buccia violacea e polpa gialla; prugna d'Italia e prugna d'Agen, adatte all'essiccamento (prugne) ecc. Il susino, che sopporta bene le gelate primaverili tardive, preferisce terreni freschi e profondi, ma si adatta a un'ampia varietà di situazioni. Per la riproduzione si ricorre all'innesto su mirabolano, pesco, mandorlo e albicocco; la pianta entra in produzione verso il 3º-5º anno e ha un'età economica media di 18-20 anni, con una produzione di 30-50 kg annui.

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