tàiga

(meno comune taigà), sf. [sec. XX; dal russo taigà]. Particolare formazione forestale boreale, dominata dalle conifere, estesa dal Nord del continente asiatico fino alla Scandinavia, e, con una composizione floristica un poco variata, attraverso il Canada. Limitata a nord dalla tundra artica e a sud da steppe e praterie, è caratterizzata da clima continentale con inverno freddo e lungo, che favorisce il perdurare della copertura nivale fino a primavera inoltrata, e da estate breve e secca. Dato il blocco dell'attività batterica a causa del freddo, scarsissima è la decomposizione degli aghi delle conifere caduti al suolo e quindi ne risulta un terreno con humus acido ricoperto sovente da paludi e acquitrini. Nella taiga predominano piante dei generi Picea, Abies, Pinus e Larix, ma non mancano, tra le latifoglie, betulle e ontani; il sottobosco è prevalentemente formato da ericacee e licheni. Caratteristici della taiga sono alcuni grossi mammiferi erbivori tra cui il bisonte europeo (oggi protetto nella riserva di Białowieska, in Polonia), le renne, il wapiti, le volpi, le alci, alcuni cervi; tra i carnivori martore, zibellini e mustelidi in genere. Numerosi i roditori (leporidi, sciuridi, muridi) e gli uccelli (galliformi, passeriformi, piciformi) fra cui il gallo cedrone, le ghiandaie, le crociere (dal curioso becco atto a estrarre pinoli dalle squame legnose delle pigne), i picchi.

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