tabulàre (aggettivo)

Indice

Lessico

agg. [dal lat. tabŭla, tavola].

1) Che ha forma appiattita, simile a una tavola. Per lo più in particolari accezioni tecniche: A) in geologia, struttura tabulare, disposizione orizzontale o suborizzontale di pacchi di strati rocciosi o di rocce massicce piastriformi. Questo assetto strutturale è presentato da masse che non sono state soggette a sforzi deformanti o che hanno potuto resistervi per le loro caratteristiche litologiche e strutturali; vulcano tabulare, lo stesso che copertura basaltica o plateau basaltico. B) In petrografia, si dice di cristallo, o struttura appiattita; tessitura tabulare, v. planare.

2) In matematica, differenza tabulare, incremento che una funzione subisce in corrispondenza all'incremento (solitamente di un'unità) della variabile indipendente; qualche volta compare anche sulle tavole.

Morfologia

Il paesaggio morfologico delle regioni a struttura tabulare è condizionato dalla presenza di corpi rocciosi, stratiformi, in giacitura orizzontale o quasi. In linea di massima tali corpi rocciosi sono di natura sedimentaria (strati) o vulcanica (colate laviche). In entrambi i casi le caratteristiche fisiche dei singoli corpi rocciosi sovrapposti non sono rigorosamente omogenei, ma comportano alternanze, più o meno frequenti, fra litotipi diversi (per esempio banchi calcarei o conglomerati alternati ad argille o marne, oppure colate laviche massicce intercalate a strati tufacei). In relazione a ciò i processi di degradazione e di erosione che si esplicano sulle sequenze rocciose in questione risultano omogenei solo laddove interessano superfici orizzontali, coincidenti o quanto meno parallele alla stratificazione. Viceversa quando gli stessi processi si manifestano su superfici verticali o comunque oblique rispetto alla stratificazione, il loro comportamento diventa tipicamente selettivo, cioè caratterizzato da una relativamente maggiore asportazione dei materiali più teneri. Nelle regioni a struttura tabulare si verifica pertanto la coesistenza di forme dolci, a estensione prevalentemente orizzontale (tavolati, mesas), e di altre assai più tormentate e irregolari, a sviluppo essenzialmente verticale (canyon, pareti con terrazzi di degradazione, rilievi testimoni ecc.). La diffusione relativa dei morfotipi attribuibili alle due categorie suddette, varia in pratica in funzione dell'evoluzione del ciclo di modellamento: più precisamente si ha la predominanza di quelle a componente orizzontale all'inizio e alla fine del ciclo, mentre quelle a sviluppo verticale sono caratteristiche della fase intermedia.

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