tachicardìa

sf. [sec. XIX; tachi-+-cardia]. Aumentata frequenza del ritmo cardiaco rispetto ai valori normali. La tachicardia può essere sostenuta da cause patologiche organiche (come insufficienza coronarica, ipertiroidismo), ma può anche essere scatenata da cause funzionali (emozioni, sforzi fisici, gravidanza, digestione laboriosa).La tachicardia viene definita sinusale se i battiti originano, come avviene di norma, nel nodo del seno, oppure sopraventricolare se originano in un centro ectopico atriale, o ventricolare se hanno origine nel ventricolo. Una forma clinica frequente è la tachicardia parossistica sopraventricolare: insorge con sensazione di urto al cuore e con accelerazione ritmica dei battiti fino a 180-250 al minuto primo; ha una durata di pochi minuti o di giorni e cessa improvvisamente lasciando una profonda prostrazione; se ha una frequenza molto elevata o è prolungata può determinare insufficienza circolatoria con ipotensione.

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