teaching-machine

s. inglese (propr., macchina per insegnare) usato in italiano come sf. Designa particolari dispositivi, realizzati nell'ambito dell'istruzione programmata, che consentono la presentazione di sequenze programmate. La prima teaching-machine venne realizzata nel 1927 da S. Pressey, ma solo negli anni Cinquanta, con B. F. Skinner, furono progettate teaching-machine legate a un modello teorico dell'apprendimento coerente. Ve ne sono di moltissimi tipi che possono essere suddivisi in quattro categorie: COD (continous operating devices), dispositivi a funzionamento continuo che presentano un'unica sequenza di domande e risposte, fornendo all'allievo il riscontro dopo ogni sequenza; TED (trial and error devices), dispositivi per prove ed errori, che offrono più alternative di risposte per ciascuna domanda; PAD (partially adaptative devices), dispositivi parzialmente adattativi, che comprendono la maggior parte dei cosiddetti tutors i quali forniscono spiegazioni esaurienti sugli errori commessi e, successivamente, rinforzi e correttivi con lo scopo di colmare la lacuna che ha portato all'errore; TAD (totally adaptative devices), dispositivi totalmente adattativi, costituiti da computer con video-terminale in grado di registrare tutte le risposte dell'allievo, di aggiornare continuamente il suo dossier e di calcolare il suo rendimento in relazione agli altri allievi.

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