tenìasi

sf. [da tenia (zoologia)]. Infestazione nell'uomo da vermi nastriformi quali Taenia solium e saginata, Hymenolepis nana e diminuta,Botriocefalo ecc., allo stadio adulto. Avviene mediante ingestione di carni, crude o poco cotte, di maiale, di bovini, di alcuni pesci d'acqua dolce (lucci, trote, salmoni ecc.) nelle quali sono presenti le larve. A volte asintomatica, si manifesta di solito con stipsi alternata a diarrea, disturbi gastrici, nausea, vomito, dolori addominali, dimagrimento, turbe nervose (cefalea, insonnia, scialorrea, nei bambini anche convulsioni e crisi di soffocamento). La diagnosi viene fatta con l'esame delle feci per la ricerca delle uova. § La teniasi colpisce i Ruminanti, e particolarmente gli agnelli e i capretti, determinando fra questi perdite piuttosto gravi. Gli animali si infestano ingerendo erbe sulle quali si trovano gli acari della terra che sono ospiti intermedi delle tenie, quali la Moniezia expansa, la Stilesia globipennata, la Avitellina centripunctata e la Thysaniesia giardi.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora