tino

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sm. (ant. o regionale tina, sf.) [sec. XIV; latino tardo tinum].

1) Recipiente in cui viene messo il mosto di uva a fermentare. I tini di tipo tradizionale hanno una forma tronco conica e di solito sono fatti con doghe di legno di quercia o di castagno. Nelle cantine moderne sono utilizzati contenitori prevalentemente di acciaio o rivestiti con resine sintetiche, di grandi capacità, utilizzati per la conservazione o la fermentazione, muniti di dispositivi che consentono spesso l'automazione e il controllo delle varie operazioni (raffreddamento e rimescolamento del liquido, evacuazione delle vinacce, aggiunta di antifermentativi ecc.). I tini si caricano dall'alto, mentre il vino viene fatto spillare da un rubinetto posto in basso.

2) Nell'industria chimica, coloranti al tino,.

3) Nella lavorazione della carta, vasca di deposito per la pasta di legno.

4) Nei forni fusori continui cilindrici o tronco conici ad asse verticale (per esempio cubilotto e altoforno), parte del forno in cui la carica si trova ancora allo stato solido.