Lessico

sf. [sec. XIV; dal latino tardo uníonis, da unus, uno solo].

1) L'unire due o più cose o persone; l'unirsi, l'essere uniti: unione di pezzi meccanici, di elementi lignei; l'unione tra i due Paesi fu realizzata con un ponte sul fiume; unione coniugale, matrimoniale; affermare l'unione di anima e corpo; unione internazionale, patto di collaborazione fra due o più Stati; unione doganale, monetaria.

2) Il risultato di tale operazione o condizione; complesso unitario: le sostanze chimiche sono unione di elementi diversi. In particolare, associazione di persone interessate a problemi comuni; spesso come denominazione di organizzazioni internazionali e di Stati federali: unione nazionale per la lotta contro i tumori; gli Stati dell'Unione, durante la guerra di secessione americana, gli Stati del Nord.

3) Fig., coesione, continuità organica: unione tra i capitoli di un romanzo; accordo, intesa, armonia: in quella famiglia regna un'unione perfetta.

4) Nella teologia cristiana, Unione ipostatica, l'unità della natura divina e della natura umana nella persona di Cristo, quale venne fissata nel Concilio di Calcedonia del 451. Il dogma della Unione ipostatica è accettato in tutte le chiese cristiane, tranne che in quelle rimaste monofisite, come per esempio la chiesa copta.

5) In matematica, l'operazione (detta anche somma) che fa passare da due sottoinsiemiA e B di un insiemeI al sottoinsieme A+B, ovvero A∪B, composto da tutti e soli gli elementi di I che stanno o in A o in B. L'unione è quindi anche la traduzione del connettivo “o” (alternativa) nella logica matematica; più in generale, si chiama così una delle due operazioni di un reticolo.

Diritto canonico

L'Unione pia è un'associazione di fedeli istituita a scopo di pietà o di carità. Le unioni pie sono approvate dalla chiesa, ma non assurgono sempre alla figura di enti giuridici e perciò costituiscono una categoria intermedia tra le associazioni laicali e quelle ecclesiastiche erette a persone morali.

Diritto internazionale: generalità

È detto di un insieme di Stati che hanno stretto un accordo al fine di soddisfare determinati interessi in cooperazione tra loro e nel rispetto di norme internazionali. L'unione può essere: semplice, quando si limita a coordinare alcune attività degli Stati membri che continuano a essere svolte dagli organi dei singoli Stati (per esempio le alleanze militari, le unioni doganali); istituzionale, quella che esplica la propria attività mediante organi unitari, per esempio le unioni reali e la maggior parte delle Organizzazioni internazionali, tra cui l'ONU; chiusa, quella che per estendersi ad altri Stati deve mutare l'accordo su cui si regge; aperta, se prevede esplicitamente la possibilità di adesioni ulteriori; politica, composta da più Stati membri aventi come scopo la difesa comune verso l'esterno e il mantenimento della pace all'interno: esempio classico è la confederazione. L'unione internazionale di Stati ha una sua personalità di diritto internazionale nei confronti degli altri Stati e ha una sua personalità verso gli Stati membri. Vi sono anzi unioni che hanno riflessi soprattutto all'interno degli Stati. Tali sono: l'Unione Internazionale per la protezione della proprietà industriale, l'Unione internazionale per la protezione delle opere letterarie e artistiche ecc. Gli organi dell'unione sono sempre collettivi in quanto rappresentanti di tutti gli Stati membri, ma si distinguono in individuali e collegiali, secondo che siano composti da uno o più individui; quelli collegiali sono poi composti da individui o da Stati. Vanno sempre più assumendo importanza le comunità sopranazionali, costituite in base ad accordi che creano un ordinamento giuridico distinto sia da quello internazionale sia da quello dei singoli Stati che le formano. L'esempio a noi più vicino è quello dell'Unione Europea.

Diritto internazionale: unità reale

Tipo di unione internazionale istituzionale basata su un accordo che prevede un solo capo dello Stato, come organo comune supremo, per i Paesi membri e una cooperazione molto stretta per il raggiungimento dei fini comuni. L'unione reale si basa sull'unitarietà della condotta non solo dell'Autorità suprema, ma anche degli altri organi comuni (militari, diplomatici ecc.). Ne è stato un esempio l'unione reale tra Norvegia e Svezia dal 1815 al 1905. Contrapposta all'unione reale è l'unione personale, che indica il rapporto tra due o più Stati aventi come sovrano la stessa persona fisica, pur conservando assoluta autonomia d'istituzioni e di governo. Di regola questo fenomeno si è verificato nelle monarchie ereditarie, a causa dei vincoli di parentela che potevano determinare la chiamata al trono di un regnante straniero.

Economia: generalità

L'unione doganale è una forma d'integrazione economica fra due o più Paesi caratterizzata dall'abolizione, fra gli Stati membri, dei dazi doganali e delle restrizioni quantitative agli scambi, nonché dall'adozione di una tariffa doganale comune nei confronti dei Paesi terzi (la CEE era un'unione doganale). L'adozione anche di politiche economiche comuni porta all'unione economica, in cui sussiste la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali, senza distorsioni di concorrenza.In Europa l'Unione Economica e Monetaria (UEM) ha come scopo il perseguimento della convergenza delle economie dei diversi Paesi aderenti alla UE, la creazione di una moneta unica e la conduzione comune della politica monetaria e di quella del cambio. Il calendario stabilito nel Trattato di Maastricht fissa tre tappe per la realizzazione della UEM: nella prima, iniziata nel 1990, era previsto che gli Stati giungessero a un più stretto coordinamento delle proprie politiche economiche, che progredissero sulla via della stabilità dei prezzi e che intervenissero sulla situazione dei propri conti pubblici, prendendo, nella prospettiva dell'unione monetaria, le necessarie misure per eliminare ogni restrizione al movimento dei capitali. Nella seconda, cominciata nel 1994, gli Stati dovevano intensificare gli sforzi per evitare situazioni di disavanzo nelle finanze pubbliche (proibite nella fase successiva). Nella terza fase, iniziata il 1º gennaio 1999, una volta valutato il grado di convergenza delle economie realizzato nelle due fasi precedenti, si è proceduto all'adozione della moneta unica e al contempo sono divenuti operativi due organi specifici incaricati di gestire la politica monetaria: la Banca Centrale Europea (BCE), che ha sostituito l'IME, e il Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC), composto dalla BCE e dalle banche centrali dei Paesi ammessi alla terza fase. Stati hanno espresso la volontà di non prendere parte alla terza fase (Danimarca e Gran Bretagna): il progetto della UEM, infatti, non ha raccolto il consenso unanime che si sperava, a causa non soltanto della reticenza a effettuare rinunce alla sovranità nazionale in settori quali quello della politica monetaria e del governo dell'economia, ma anche in ragione della recessione economica che ha reso evidente come l'ideale della “convergenza delle economie” stenti a tradursi in pratica in situazioni di crisi.

Economia: unità volontaria

Associazione di grossisti e dettaglianti volta ad effettuare acquisti concentrati e programmati a lunga scadenza. Compito dei suoi organismi operativi è il coordinamento delle politiche di acquisto del gruppo (assortimento, gestione di prodotti di marche esclusive) e di vendita, nonché assistenza in materia di contabilità e di procedure fiscali agli associati.

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