Lessico

sf. [sec. XIII; latino vespa].

1) Nome comune degli InsettiImenotteri della famiglia Vespidi, in particolare della sottofamiglia Vespini: essere punto da una vespa; nido di vespe. In usi estensivi e fig.: noioso come una vespa, molto molesto, insopportabile; nel linguaggio della moda: vitino di vespa, punto di vita molto sottile; per marcarlo visibilmente, come imponeva la moda del sec. XIX, le donne stringevano il busto in strettissime guaine.

2) Nome commerciale di un tipo di motoscooter prodotto dalla Piaggio. Il primo progetto della Vespa fu prodotto a Pontedera nell'aprile del 1946. Il nome del veicolo fu coniato dallo stesso Enrico Piaggio. Il 23 aprile 1946 la Piaggio e C. S.p.A. depositava il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”. Il debutto in società del nuovo veicolo si tenne al prestigioso Circolo del Golf di Roma, alla presenza del generale americano Stone in rappresentanza del governo militare alleato. Negli ultimi mesi del '47 la produzione iniziò a decollare e con l'anno successivo uscì dagli stabilimenti Piaggio la Vespa 125, modello superiore che subito si affermò come successore della prima Vespa 98. Nel 1960 la Vespa superò il traguardo dei 2 milioni di unità prodotte (4 milioni nel 1970 e 10 milioni nel 1988).

Zoologia

Le vespe hanno corpo slanciato, non peloso, di medie e grandi dimensioni, variabili, in lunghezza, da 1 a 4 cm; il loro apparato boccale è del tipo masticatore-lambente con mandibole robuste e lunga lingua; le sei zampe terminano con un'unghia; le ali anteriori in stato di riposo vengono tenute ripiegate per il lungo sul dorso e coprono quelle posteriori che sono molto più piccole; il torace e l'addome sono connessi da un peduncolo e nelle femmine l'addome è dotato di un pungiglione che comunica con una ghiandola velenifera, la cui puntura provoca nell'uomo un forte dolore e in genere una certa infiammazione. La livrea è generalmente nera con striature gialle nelle specie che sono diffuse nelle regioni temperate, mentre è più vivace in quelle che vivono nelle zone tropicali. Diffuse in tutto il mondo, comprendono diverse migliaia di specie.

Etologia

I Vespini formano società annuali i cui componenti, come è regola fra gli Imenotteri, sono divisi in tre caste; queste sono divise rispettivamente da una femmina fertile, la regina (in alcune specie possono convivere insieme più regine), dalle operaie e dai maschi. In primavera una femmina fondatrice (regina), fecondata alla fine dell'autunno precedente, costruisce un nido di poche cellette e di consistenza cartacea, solitamente con legno masticato e impastato con la saliva, e vi depone le prime uova, curandole e nutrendo le larve fino alla metaformosi; quindi le giovani vespe, che sono sterili, assumono il ruolo di operaie e sostituiscono la madre in tutte le operazioni di mantenimento del nido, incluse la pulizia, la cura delle uova e delle larve e la raccolta del cibo. Alla fine della buona stagione vengono allevati maschi e femmine feconde, che compiono un volo nuziale; il nido viene abbandonato, le operaie e i maschi muoiono, mentre le femmine fecondate superano l'inverno e fondano nuove società l'anno seguente. Tra i generi più importanti, Vespa (che comprende anche il calabrone), Vespula e Polistes.

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