veddòide

agg. e sm. [da Vedda]. Uno dei gruppi umani fondamentali della sottospecie Homo sapiens sapiens comprendente il tipo fisico principale Vedda e quello metamorfico paleoindiano o melano-indiano; è considerato uno dei più arcaici, da qualche studioso annoverato nel ramo evolutivo degli Australoidi per alcune caratteristiche della struttura facciale e del torace. Un tempo probabilmente diffuso in una vasta area dall'India meridionale fino all'Indonesia, è oggi presente in piccoli gruppi residuali nello Srī Lanka, in alcune aree isolate del Deccan e in qualche zona di rifugio nelle isole Molucche e a Timor; a causa delle persecuzioni e dei meticciamenti, più o meno forzati, è destinato a una rapida e completa estinzione. I suoi caratteri antropologici fondamentali sono: testa lunga e stretta, con valori piuttosto bassi della capacità cranica (1140-1250 cm); faccia piccola e rotondeggiante, con mento sfuggente, arcate sopracciliari più o meno rilevate e frequente prognatismo (nei Vedda); naso prominente, più o meno largo e con radice infossata; bocca alquanto larga con labbra piene ma non everse; statura bassa (155-157 cm) e corporatura minuta tendenzialmente longilinea; capelli folti e lunghi, scuri, ondulati o ricciuti; occhi bruno scuro tipicamente infossati; colore della pelle da bruno a bruno molto scuro; scarsa pelosità corporea e facciale nel tipo paleoindiano, più accentuata nel tipo Vedda.

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