velòdromo

sm. [sec. XX; da velo(cipede)+-dromo, sul modello del francese vélodrome]. Pista destinata a corse ciclistiche, con tracciato ellittico o circolare, con curve rialzate verso l'esterno con fondo in cemento, asfalto, legno; l'edificio può essere anche coperto. La pista è costituita generalmente da due rettilinei paralleli raccordati dalle curve sopraelevate per permettere agli atleti di mantenere la velocità massima acquisita sui rettilinei. Le piste dei velodromi scoperti misurano da 333,33 a 400 m e talune anche 500 m, mentre, piste più corte sono state costruite, sempre su percorsi circolari, nei velodromi coperti. La misurazione viene fatta di 10 in 10 m con una linea rossa segnata a 30 cm dal bordo interno. Nei velodromi si concludono anche corse su strada e pertanto devono avere un ingresso dalla rete stradale. Lo spazio contiguo alla pista è riservato ai servizi (box per i concorrenti, per meccanici, per cronometristi, per la giuria, per il pronto soccorso ecc.) e alle gradinate per il pubblico.

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