violétto

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agg. e sm. [sec. XV; da viola (botanica)].

1) Nell'uso corrente, lo stesso che viola (botanica) nel senso 3. Più precisamente, il colore corrispondente alle lunghezze di onda inferiori a 4250 Å; talvolta lo si fa arrivare sino a 3800 Å; il colore corrispondente a 4000 Å viene considerato puro.

2) Violetto. di genziana, colorante della serie della fucsina noto anche come violetto di metile. Ottenuto da dimetilanilina per ossidazione all'aria e a caldo in presenza di solfato di rame, fenolo e cloruro sodico, viene utilizzato per stampa e tinture e nelle industrie di inchiostri, nastri per macchine per scrivere e matite copiative. Trova inoltre applicazione in terapia e per colorazioni batteriologiche e istologiche.

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