Lessico

agg. e sm. [sec. XVI; dal latino medievale zephyrum, adattamento dell'arabo ṣifr, nulla].

1) Agg. num. card. inv. che indica una quantità numerica nulla o la mancanza di unità (in cifre si indica con 0): è arrivato ultimo con zero punti; il termometro segna zero gradi. Con valore ordinale o qualificativo, identifica qualche cosa in un insieme, in una successione, in una graduatoria e simili, indicando per lo più la posizione iniziale o più bassa: il numero zero; io sono ancora al grado zero; il punto zero, quello che si considera come inizio di una misurazione o di un'azione che si sviluppa progressivamente; ora zero, la mezzanotte; per estensione, il momento in cui ha inizio qualche cosa: siamo prossimi all'ora zero; fig.: farina zero o doppio zero(00), il “fior di farina” del frumento, assolutamente privo di semola e crusca.

2) Sm., la quantità numerica nulla (per lo più per ellissi di un sostantivo facilmente individuabile): ho fatto zero (punti); il termometro è sceso a zero (gradi); sotto zero, temperatura inferiore allo zero. Fig.: spaccare lo zero, eseguire i conteggi con estrema precisione e pignoleria. Per estensione: a zero, in condizione di completa assenza o mancanza: le scorte sono ormai a zero; anche fig.: rapare qualcuno a zero, tagliargli i capelli cortissimi, in modo da lasciar apparire il cuoio capelluto; sparare a zero, v. sparare. In particolare, nel linguaggio scolastico, la votazione più bassa, che indica insufficienza assoluta: ti sei preso uno zero.

3) Il segno, la cifra numerica che rappresenta tale valore (ma, scritto a destra di un numero, ne moltiplica il valore per dieci): scrivere uno zero; uno seguito da tre zeri significa mille; fig. familiare: lo zero, il doppio zero (in cifre 00), il gabinetto di decenza, la latrina.

4) Per estensione, niente: in queste cose valgo proprio zero; come medico è uno zero, una nullità; la tua preparazione è zero, del tutto insufficiente;zero via zero, niente del tutto; ridursi a zero, perdere tutto; partire da zero, iniziare un'attività, una carriera e simili senza mezzi, senza aiuti di sorta, con le proprie sole forze.

Algebra

Lo zero, introdotto dagli Indiani e rappresentante il numero cardinale di ogni insieme vuoto, costituisce l'elemento neutro per l'addizione tra interi, in quanto 0+a=a+0=a, per ogni intero a. Perciò, quando un'operazione in un insieme viene indicata con il simbolo + (notazione additiva), in algebra astratta l'elemento neutro per essa, se esiste, si indica ancora con il simbolo 0 e si chiama lo zero di quella operazione. Si chiama poi zerodi una funzione f(x) ogni valore di x che la renda nulla, cioè ogni soluzione dell'equazione f(x)=0. Una zero algebra è un'algebra (in particolare un anello) nella quale il prodotto di due elementi è sempre lo zero dell'algebra. § In metrologia, per il metodo di ricerca di zero, v. misurazione.

Termodinamica

Zero assoluto, il punto più basso nelle scale delle temperature; viene indicato con -273,16 ºC nella scala Celsius e con 0K nella scala Kelvin. Corrisponde alla condizione di energia interna minima per un sistema termodinamico. Secondo la fisica classica, allo zero assoluto si dovrebbe annullare ogni forma di moto, mentre invece, come ha dimostrato la fisica quantistica, si ha sempre una certa energia cinetica dovuta a vibrazioni reticolari e a energia di legame dei cristalli. Per il principio zero, v. temperatura e termodinamica.

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