Ramarro
NOME ITALIANO: Ramarro
SPECIE: Lacerta viridis
LUNGHEZZA: 30-45 cm
DISTRIBUZIONE: Europa centromeridionale, Asia Minore
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Rettili
ORDINE: Squamati
FAMIGLIA: Lacertidi
GENERE: Lacerta
Il ramarro vive nell’Europa centrale e meridionale e in Asia Minore. A differenza delle lucertole, ha l’abitudine di insediarsi in prati inframmezzati da cespugli e siepi invece che sui muri. Nella forma del corpo i ramarri sono delle tipiche lucertole, ma la struttura è più robusta, le dimensioni maggiori e il capo proporzionalmente più grande; inoltre, soprattutto i maschi, presentano una colorazione verde intensa più o meno macchiettata di scuro, e nel periodo riproduttivo sono spesso ornati da un’ampia macchia blu in corrispondenza della gola. Le femmine hanno il dorso percorso longitudinalmente da 2 linee, lungo le quali si aggregano macchie chiare e brune; i giovani mostrano una livrea più sbiadita, verde o marrone. Il ramarro è un cacciatore insaziabile di insetti, di invertebrati e delle rispettive larve. Abile arrampicatore e nuotatore, robustissimo e coraggioso, non esita a opporsi agli assalti dei suoi nemici naturali: serpenti, piccoli carnivori e rapaci. Le femmine, una volta fecondate, scavano una cavità sotterranea nella quale depongono fino a 20 uova dal guscio membranoso. La credenza popolare che considera i ramarri velenosi e "nocivi" è del tutto infondata.