Raiopoli

Se da un punto di vista etimologico questo termine composto significherebbe letteralmente “la città della Rai”, come in molti casi di cronaca giudiziaria recente a partire dalla celeberrima definizione “Tangentopoli”, dei primi anni Novanta, il suffisso -poli viene utilizzato piuttosto a indicare uno “scandalo” correlato a un’indagine giudiziaria. La definizione fu coniata in ambito politico-giornalistico, proprio come eco degli scandali giudiziari di cui sopra. Nello specifico si tratta di un’indagine partita nel 2006 da alcune intercettazioni telefoniche che rivelavano un diffuso malcostume negli ambienti dirigenziali della Radiotelevisione Italiana, con episodi di corruzione, abusi di potere, nepotismo e favori sessuali in cambio di raccomandazioni. L’indagine era in parte correlata al caso “Vallettopoli”.