Ecomafia

Il neologismo composto dal prefisso di origine greca eco, ambiente, e dalla parola mafia, è stato coniato da Legambiente per identificare tutte le organizzazioni criminali che causano con intenzione reati ai danni dell’ambiente. Per ecomafie si intendono quei gruppi che smaltiscono i rifiuti illegalmente – specie quelli tossici – oppure che praticano l’abusivismo edilizio, trafficano in animali esotici, saccheggiano siti archeologici protetti, o creano escavazioni in luoghi in cui non è consentito e ancora allevano animali per combattimenti illegali. Nel 2007 la stima del traffico di denaro gestito da organizzazioni di ecomafia era superiore ai 23 miliardi di euro.