Surmodernità

È un termine inventato dall’etnologo francese Marc Augè che fa riferimento alla collocazione sempre più globale degli accadimenti sociali, intellettuali ed economici a partire della fine del XX secolo. La surmodernità, o sovramodernità, è caratterizzata da varie forme d’eccessi, esagerazioni e abbondanze, rappresenta il superamento del postmodernismo e descrive l’umanità immersa nelle problematiche della “tripla accelerazione”, o “triplo eccesso” – l’eccesso di tempo, che descrive la fatica di ciascuno di noi nel dare un senso alla realtà che vive a seguito della moderna sovrabbondanza di fatti, eventi, informazioni e avvenimenti che ci sovrastano; l’eccesso di spazio, che descrive la nostra capacità di spostarci più velocemente nel mondo che ora ci appare sempre più, e l’eccesso di ego, per il quale l’individuo si considera un mondo a sé e ogni riferimento alla propria individualità e alla propria persona è valorizzato e messo in primo piano a scapito della vita collettiva.