Abitudini alimentari in Italia

Gli ultimi dati elaborati dall’Istat sulle abitudini alimentari degli italiani sono, per certi versi preoccupanti: nel 2007 il 35,58% dei maggiorenni (44,25% degli uomini e 27,6% delle donne) è in sovrappeso e il 9,9% risulta obeso, con un aumento intorno al 10% delle persone con eccesso di peso rispetto al 2000.

La percentuale di popolazione adulta con problemi di sovrappeso e obesità è più alta nel Mezzogiorno (50,94% al Sud e 49,76% nelle Isole) che nel Nord (42,24%) e nel Centro (44,23%); le regioni con le percentuali più elevate di persone in condizione di sovrappeso e obesità sono il Molise (rispettivamente 37,75% e 13,24%, quest'ultima la percentuale più alta in Italia), la Basilicata (37,84% e 12,62%), la Puglia (38,43% e 11,67%), la Sicilia (41,13% e 10,94%), la Campania (41,31%, il dato più alto, e 11,2%). L’eccesso di peso è più frequente tra la popolazione adulta con basso titolo di studio (licenza elementare o nessun titolo): il 42,2% (dati 2005) è sovrappeso e il 15,8% sono obesi. Certo siamo distanti dal 30% circa di obesi degli Stati Uniti e dal 23% della Gran Bretagna, ma l'allarme rimane e la tendenza e all'incremento.

Accanto all'aumento di persone obese c’è un pericoloso aumento della nutrizione scorretta: tutto ciò è un rischio per la salute e possono provocare malattie croniche come cardiopatia coronarica, diabete, ipertensione e alcuni tipi di tumore. Si consuma poco latte e frutta, aumenta il consumo di alcol fuori pasto, specialmente tra i giovani.

Non ci sono però solo ombre: la buona abitudine di fare una colazione "adeguata" (con alimenti più sostanziosi oltre al caffè o al tè) è diffusa nel 79,2% della popolazione (2008); è cresciuto il numero di coloro che mangiano verdura e ortaggi (39,6% del 2001 e 42,4% del 2003); il 60,7% della popolazione fa attenzione al consumo di sale e di cibi salati e il 27% utilizza sale arricchito di iodio.