Apporto supplementare di acido folico

Da effettuare quotidianamente per tutte le donne che intendono iniziare una gravidanza.

È dimostrato che il rischio di difetti al tubo neurale, come l'anencefalia (cioè il mancato sviluppo dell'encefalo) e la spina bifida (la mancata chiusura degli archi vertebrali a livello delle vertebre lombo-sacrali) si riduce con un'integrazione di acido folico somministrata prima e dopo il concepimento. Le verifiche randomizzate e controllate sull'integrazione, che hanno evidenziato una riduzione significativa dei difetti al tubo neurale, riguardavano donne che avevano già partorito bambini affetti da tali disturbi e donne che non avevano partorito bambini affetti da tali disturbi. Si stima che, se tutte le donne suscettibili di iniziare una gravidanza assumessero acido folico, l'incidenza dei difetti al tubo neurale calerebbe del 50%. Anche se un'integrazione di tale sostanza attraverso la dieta può rappresentare un'efficace misura preventiva, si raccomanda l'assunzione di acido folico in compresse, misura più pratica e meglio studiata. Per la prevenzione nelle donne a basso rischio, si utilizza un supplemento quotidiano di 0,4 a 0,8 mg di acido folico. Per la prevenzione nelle donne a alto rischio (vale a dire, quelle che presentano una storia personale o familiare di difetti al tubo neurale), i gruppi di esperti raccomandano un dosaggio quotidiano di 4 mg.

Per massimizzare la riduzione del rischio fornita dall'integrazione di acido folico, si raccomanda che l'assunzione abbia inizio almeno un mese prima della gravidanza e continui per tutto il primo trimestre. Poiché l'integrazione dovrebbe cominciare prima del concepimento e non tutte le gravidanze sono pianificate, i gruppi di esperti suggeriscono l'integrazione quotidiana di acido folico in tutte le donne suscettibili di iniziare una gravidanza.

I rischi dell'integrazione di acido folico possono includere il mascheramento delle manifestazioni ematologiche della carenza di vitamina B12 (anche se tale evento risulta più probabile in presenza di un dosaggio superiore a 1 mg al giorno) e la riduzione dell'assorbimento intestinale di zinco. È consigliata cautela nella somministrazione degli integratori alle donne che stanno assumendo farmaci che possono interferire con il metabolismo dell'acido folico, fra cui fenitoina, trimetoprina, perimetamina e metotrexato.