Il pap-test

A partire dall'inizio dell'attività sessuale o dai 18 anni di età, due test a 12 mesi di distanza, poi ogni 3 anni fino ai 69 anni di età. Si può prendere in considerazione un aumento della frequenza del pap-test nelle donne con fattori di rischio per la neoplasia alla cervice uterina.

Ci sono molte prove a supporto dell'efficacia del pap-test nella riduzione della mortalità per cancro alla cervice uterina.

Si ritiene che le donne che non sono mai state sessualmente attive non corrano il rischio di sviluppare la neoplasia alla cervice uterina. Le donne che hanno iniziato l'attività sessuale in giovane età e che hanno avuto partner sessuali multipli sono maggiormente a rischio. Si è calcolato che il carcinoma in situ (cioè il tumore localizzato all'esordio, ancora confinato negli strati superficiali della mucosa uterina) impiega da 3 a 30 anni per trasformarsi in un tumore invasivo. Perciò, anche se molti medici raccomandano un pap-test annuale alle loro pazienti, una verifica meno frequente è più razionale e meno costosa. È particolarmente importante inserire nei programmi di verifica le donne ad alto rischio.

Non si conosce l'esatta sensibilità del pap-test ma, poiché possono verificarsi risultati negativi fasulli, si raccomanda che, all'inizio, la verifica venga effettuata annualmente. Anche le donne anziane mai sottoposte a regolare verifica devono effettuare un pap-test.