Sigmoidoscopia

Da effettuare periodicamente nei soggetti ad alto rischio (familiarità per poliposi o cancro del colon).

Non ci sono invece prove sufficienti per raccomandare questo esame come screening nella popolazione generale. Tuttavia l'argomento è oggetto di intenso dibattito che viene presentato in sintesi nella scheda che segue.

Lo scopo della sigmoidoscopia non è solo quello di individuare il cancro colon-rettale, ma anche di individuare e rimuovere i polipi adenomatosi che possono precorrere il cancro.

La prova più valida della sequenza polipo-carcinoma viene dal National Polyp Study, in cui un gruppo di pazienti è stato seguito dopo la rimozione colonoscopica di tutti i polipi identificabili. L'incidenza del cancro rettale nel gruppo studiato era del 76%-90% più bassa rispetto alla percentuale prevista e calcolata in base a gruppi di riferimento di altri studi.
Il sigmoidoscopio, flessibile e lungo 60 centimetri, può raggiungere più del 50% dei polipi e dei tumori. Anche se non è mai stato condotto uno studio randomizzato e controllato per determinare specificamente il ruolo della sigmoidoscopia nell'identificazione del cancro colon-rettale, vari studi con gruppi di controllo indicano che questo tipo di esame può essere utile. È stata anche riportata una riduzione del 50% nell'incidenza del cancro colon-rettale nei pazienti sottoposti a misure di endoscopia del colon rispetto ai soggetti di un gruppo di controllo che non lo avevano fatto. La riduzione del rischio era maggiore nei pazienti sottoposti a polipectomia.

Tuttavia, anche se si accetta la premessa che la sigmoidoscopia è benefica, ci sono ostacoli molto difficili da superare per attuare un programma di screening: il test è sgradevole e imbarazzante per il paziente; un medico di famiglia dovrebbe praticare circa due sigmoidoscopie per ogni giorno lavorativo per fare uno screening di tutti i suoi pazienti oltre i 50 anni.