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Epatite acuta

Sintomi
La malattia inizia a manifestarsi con mancanza di appetito, spesso associata a nausea e vomito, astenia marcata, sensazione di malessere generale; a volte può esserci anche febbre leggera. Dopo circa una o due settimane si inizia ad avvertire una leggera dolenzia in corrispondenza del fegato (sotto l'arcata costale destra) con eventuale comparsa dell'ittero. Le feci sono chiare e le urine scure. Un sintomo caratteristico dell'epatite acuta è che nel caso sia colpito un fumatore questo smette di fumare perché la sigaretta gli dà nausea. L'epatite C (a volte anche la B) può non dare nessun sintomo, per cui in questi casi la diagnosi viene fatta casualmente e in ritardo e quindi è più facile l'evoluzione verso una forma cronica.

Cause
Il virus A è quello responsabile della classica epatite alimentare (per esempio, da ingestione di frutti di mare crudi contaminati), il virus B e il virus C vengono trasmessi con il sangue e con i rapporti sessuali; il virus Delta provoca infezioni solo se associato al virus B. Esistono poi numerosi altri virus responsabili di epatite: virus dell'epatite E, G ecc.; Citomegalovirus, Herpes virus (simplex e zoster), Coxsakie virus, virus di Epstein-Barr ecc. Epatite acuta può essere provocata anche da numerose sostanze tossiche, tra cui alcol etilico, farmaci, veleni fungini e altre sostanze chimiche.

Terapia consigliata
Sono importanti alcuni trattamenti generali come il riposo, la dieta ricca di calorie, l'eliminazione di farmaci che possono risultare tossici per il fegato. Non esiste in effetti un trattamento specifico per la tipica epatite virale acuta. L'intervento medico si limita, in linea di massima, al controllo dei sintomi e dell'evoluzione clinica della malattia (pronto riconoscimento e trattamento di una eventuale insufficienza epatica acuta). Recentemente si è iniziato a usare l'interferone, una sostanza con azione antivirale, soprattutto nei casi di epatite B o C in cui è più alto il rischio di evoluzione verso una forma cronica. Proprio per la mancanza di una terapia specifica, ciò che appare più importante è l'adozione di adeguate misure di profilassi (vaccinazione) nei soggetti a rischio.


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