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Epatite cronica

Sintomi
La forma cronica persistente e quella nodulare possono non dare sintomi oppure manifestarsi con sintomi vaghi (stanchezza, malessere generale, mancanza di appetito); è difficile una loro evoluzione verso la cirrosi. Più grave è l'epatite cronica attiva, nella quale possono riscontrarsi l'ittero e la stanchezza, ma sono importanti soprattutto i dati di laboratorio che spesso risultano ancora alterati dopo 6-12 mesi da un episodio acuto, oppure risultano lo stesso alterati anche in assenza di un episodio acuto. In alcuni casi particolarmente gravi, una forma cronica può esordire già con i sintomi della cirrosi (varici esofagee, ascite, disturbi della coagulazione, encefalopatia).

Cause
Gruppo di disordini caratterizzati dalla presenza di una reazione infiammatoria nel fegato perdurante da almeno 6 mesi. I principali agenti eziologici sono: virus dell'epatite B, C e D; farmaci (metildopa, nitrofurantoina, isoniazide ecc.); morbo di Wilson; deficit di alfa1-antitripsina; epatite cronica idiopatica (autoimmune, lupoide ecc.).

Terapia consigliata
La terapia varia in funzione dell'agente o degli agenti causali. Nelle forme virali, le più diffuse, l'interferone ottiene risultati diversi a seconda del genotipo virale responsabile dell'infezione. In altri casi è indicata una terapia cortisonica o immunosoppressiva.


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