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Leucemia cronica

Sintomi
Spesso riscontro di un notevole aumento del numero di globuli bianchi in un esame del sangue (anche 200000). Possono non esserci altri sintomi. Il malato può essere giovane e presentare anemia, febbre, dimagrimento, sensazione di fastidio nella parte alta della pancia, sulla sinistra. Altre volte i sintomi compaiono in una persona di oltre cinquant'anni che, oltre all'anemia, presenta dei linfonodi ingrossati e tendenza alle infezioni. In particolare, possiamo dire che la leucemia cronica mieloide ha un decorso inizialmente asintomatico, ma evolve invariabilmente verso un'acutizzazione (crisi blastica). La leucemia cronica linfoide si caratterizza per l'accumulo di linfociti maturi nel sangue e nel midollo osseo, con conseguente pancitopenia. Le cellule leucemiche possono infiltrare la milza e i linfonodi. La malattia ha spesso un andamento torpido. Tipicamente i pazienti presentano una riduzione delle gammaglobuline, per cui sono più suscettibili alle infezioni.

Cause
Nella maggior parte dei casi, la causa delle leucemie non è nota. La loro genesi è verosimilmente mutlifattoriale. Si è osservata, ad esempio, una aumentata incidenza di leucemie in alcune sindromi congenite. Oltre a ciò, numerose sostanze chimiche e anche le radiazioni ionizzanti rappresentano fattori di rischio accertati. Nell'uomo, poi, c'è correlazione diretta tra il virus della leucemia umana a cellule capellute (HTLV-I) e la leucemia a cellule T degli adulti (e, forse, la leucemia linfatica cronica). Infine, la scoperta di numerose e spesso caratteristiche alterazioni genetiche all'interno delle cellule leucemiche ha permesso di svelare la presenza di geni che sembrerebbero direttamente coinvolti nella trasformazione tumorale (oncogeni). La leucemia mieloide cronica, in particolare, è caratterizzata dal fatto che nelle cellule leucemiche è presente un intero cromosoma aberrante, chiamato cromosoma Philadelphia.

Terapia consigliata
Mentre la fase cronica della forma mieloide risponde in parte alla chemioterapia, la crisi blastica appare generalmente refrattaria alla maggior parte dei tentativi terapeutici. Durante la fase cronica l'esecuzione del trapianto di midollo osseo migliora la prognosi. La leucemia linfatica cronica viene trattata in maniera diversa a seconda della gravità dei sintomi. In caso di necessità si rende necessaria la somministrazione di immunoglobuline, cortisonici o agenti alchilanti. Talora la malattia può evolvere in un linfoma (sindrome di Richter).


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