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Meningite

Sintomi
La sintomatologia meningitica, comune alle varie forme, dipende dall'ipertensione endocranica, dall'irritazione meningea e dalla sofferenza corticale e diencefalica. Sempre presenti sono una cefalea intensa, soprattutto nucale, e vomito a getto, che non ha rapporto con l'alimentazione (vomito cerebrale). Si osservano, inoltre, febbre elevata con brividi, dolori alla colonna, iperalgesia cutanea, fotofobia, iperpatia (o intolleranza a ogni stimolo sensoriale di una certa intensità). Segno di irritazione meningea è la rigidità della nuca e del dorso da contrazione muscolare: impedisce la flessione - attiva e passiva - del capo e la posizione seduta senza appoggio all'indietro sulle mani (segno del "tripode"). Caratteristici sono l'opistotono, cioè l'iperestensione del capo e talora del dorso con decubito laterale obbligato e arti inferiori flessi (posizione "a cane di fucile") e tutta una serie di risposte motorie anomale alle manovre diagnostiche del caso (segno di Kernig, segni di Brudzinski ecc.). Possibili segni vegetativi (respiro meningitico), disturbi psichici (agitazione o torpore, fino allo stato confusionale), paralisi di nervi cranici, disturbi vasomotori. Nei neonati i sintomi sono sfumati o assenti: la rigidità nucale può mancare e, anzi, la nuca può essere ciondolante; frequenti sono invece le crisi epilettiche tipo grande male, le ipercinesie in genere e l'irrequietezza. La più frequente fra le meningiti purulente è la meningite meningococcica, causata da Neisseria meningitidis (meningococco), che può avere evoluzione fulminante, con petecchie ed emorragie disseminate, coma e morte in poche ore (sepsi fulminante encefalitica; sindrome di Waterhouse-Friderichsen).

Cause
Processi infiammatori delle leptomeningi (aracnoide e pia madre) in risposta ad agenti eziologici diversi, prevalentemente di natura infettiva (1=batteri: Neisseria meningitidis, Haemophilus influenzae, Streptococcus pneumoniae, Mycobacterium tuberculosis; 2=virus: enterovirus, del tipo Coxsackie, Echo; 3=spirochete, tipo Treponema pallidum; 4=protozoi, tipo Toxoplasma gondii; 5=funghi, tipo Candida, Criptococcus). Le meningi possono tuttavia essere sede di localizzazione metastatica in corso di tumori maligni o venire interessate per infiltrazione diretta dello spazio subaracnoideo da parte di blasti leucemici.

Terapia consigliata
La terapia è antibiotica mirata: nell'attesa dei risultati dell'esame del liquor, è necessario avviare una terapia antibiotica empirica basata sull'età del paziente e sul genere di microrganismo più frequente a quell'età. Dopo il riconoscimento dell'agente eziologico, l'antibiotico o gli antibiotici in corso potranno eventualmente essere sostituiti o affiancati da altri, secondo i protocolli internazionali (che individuano un certo numero di varianti, in considerazione del grande numero e della diversità dei microrganismi che possono essere coinvolti e della comparsa di ceppi resistenti). La terapia dev'essere condotta in condizioni di rigoroso isolamento. Agli antibiotici possono essere associati farmaci cortisonici (desametasone), soprattutto nelle meningiti da Haemophilus dei bambini. Altri interventi si rendono necessari a seconda della gravità del quadro clinico, fino alle manovre di rianimazione. Molto importante è la profilassi delle persone che sono venute a contatto con il malato, a base di rifampicina e sulfamidici.


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