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Morbillo

Sintomi
Si manifesta dopo un periodo di incubazione di 10-12 giorni. Il periodo prodromico è dominato dalla febbre elevata, dalla tosse stizzosa e dalla congiuntivite. Si osservano inoltre: enantema, malessere, cefalea, vomito, fotofobia, lacrimazione, faringite, tracheite, macchie di Koplik. A questa fase, segue il periodo esantemico che si manifesta con una eruzione maculopapulosa, di colore rosso acceso, che inizia in regione cranio-facciale (solitamente in sede retroauricolare, o a livello della fronte prossima all'attaccatura dei capelli) e si estende a tutto il corpo, nel giro di 24-48 ore, come una nevicata. Quando l'esantema è giunto ai piedi, comincia ad attenuarsi nelle sedi di prima comparsa e procede in questo impallidimento progressivo nello stesso ordine precedente. Le complicazioni più gravi del morbillo sono rappresentate da otite media, polmonite ed encefalite. Si segnala l'associazione tra il morbillo e la panencefalite sclerosante subacuta.

Cause
Malattia esantematica acuta di origine virale (paramixovirus) altamente contagiosa. Si diffonde soprattutto attraverso le goccioline provenienti da bocca, naso e gola degli individui affetti (il contagio è possibile dal 7° giorno del periodo di incubazione al 5° giorno dopo la comparsa dell'esantema). Colpisce più frequentemente i bambini fra i 3 e i 6 anni, nel periodo compreso tra la primavera e l'autunno.

Terapia consigliata
La terapia è sintomatica, comporta l'uso di antipiretici, farmaci antitosse, balsamici; l'uso degli antibiotici come profilassi delle possibili complicazioni è controverso. Esistono sia il vaccino specifico, sia le immunoglobuline iperimmuni.


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