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Rabbia

Sintomi
I prodromi sono rappresentati da febbre, cefalea, anoressia, nausea, mialgie, tosse non produttiva. Nella sede di inoculazione compaiono dolore, prurito, bruciore e parestesie. Segue poi la fase irritativa, caratterizzata da ipertonia muscolare, disturbi oculomotori, spasmi laringotracheobronchiali scatenati talora anche dal semplice movimento dell'aria (aerofobia) o dalla vista dell'acqua (idrofobia). Ansia e irritabilità accompagnano la sintomatologia, fino a giungere a una vera e propria agitazione con stato confusionale e allucinazioni. Frequente, inoltre, la scialorrea, come anche l'aumento della sudorazione e della lacrimazione e l'ipotensione posturale. Quando le alterazioni della frequenza cardiaca e del ritmo respiratorio non conducono già in questa fase a morte, segue la fase cosiddetta paralitica della malattia, con risoluzione progressiva degli spasmi, che lasciano il posto a emiplegie o paralisi, diplopia, anisocoria, difficoltà alla deglutizione e paralisi facciale; l'agitazione cede il posto a un profondo torpore, che è l'anticamera del coma.

Cause
Malattia acuta del sistema nervoso centrale conseguente a una infezione virale. L'agente eziologico è un virus appartenente alla famiglia delle Rabdoviridae che, dopo la penetrazione nell'organismo (il contagio avviene per morsicatura o graffiatura dell'uomo da parte di animali infetti: cani, volpi, scoiattoli, topi ecc.) raggiunge il sistema nervoso centrale.

Terapia consigliata
Respirazione assistita e somministrazione sintomatica di barbiturici o fenotiazine. Non esiste terapia farmacologica utile; la profilassi prevede: detersione della ferita con abbondante acqua e sapone e successiva applicazione di alcol etilico al 40-70% o di un composto di ammonio quaternario all'1%. La sutura va rimandata e se la ferita è profonda è opportuno inocularvi direttamente siero antirabico e procedere a vaccinazione antitetanica. L'immunoprofilassi prevede l'utilizzo di immunoglobuline umane specifiche associate o meno, secondo i protocolli internazionali, a vaccinazione. Nei soggetti ad alto rischio è indicata l'immunizzazione preventiva.


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