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Reumatismo articolare acuto

Sintomi
Dolore alle articolazioni maggiori (ginocchio, anca, gomito, caviglia), che si sposta successivamente da un'articolazione a un'altra. L'articolazione è gonfia, calda, arrossata e quasi immobile (artrite reumatica). Tipicamente, si tratta di una poliartrite acuta migrante febbrile, che può colpire tutte le articolazioni, anche se sono più frequentemente coinvolte quelle grosse degli arti (ginocchia, caviglie, gomiti, polsi). L'interessamento cardiaco consiste in una pancardite acuta (endocardite + miocardite + pericardite), che può anche risultare letale, in forza delle gravi conseguenze anatomofunzionali (difetti valvolari, insufficienza ventricolare ecc.) che si possono determinare.

Cause
Malattia dovuta a un meccanismo di autoaggressione su base immunitaria. Inizia con una tonsillite batterica (dovuta allo Streptococco beta-emolitico di gruppo A). Il germe possiede costituenti con struttura chimica molto simile a quella di alcuni componenti dell'articolazione e delle valvole cardiache. L'organismo produce contro lo streptococco anticorpi che, una volta vinta l'infezione, iniziano ad aggredire le sostanze contenute nelle valvole cardiache e nelle articolazioni (meccanismo autoimmune).

Terapia consigliata
Nel caso in cui si riesca a diagnosticare la presenza di Streptococco beta emolitico di gruppo A ancora nella fase della faringite, trattamento antibiotico eradicante (penicillina o eritromicina, secondo schemi codificati).
Nel caso in cui la diagnosi venga posta ai primi segni della malattia, terapia antibiotica immediata per eliminare lo streptococco (penicillina o eritromicina come sopra), seguita da trattamento profilattico continuo secondo vari schemi: la profilassi potrà essere interrotta dopo i 18 anni d'età in assenza di cardite da almeno 5 anni (o se non sia mai stata presente). Almeno 5 anni deve durare altresì la profilassi negli individui che manifestano febbre reumatica oltre i 18 anni d'età, purché non sia presente cardite. In tutti i casi in cui siano presenti, invece, segni di interessamento cardiaco, la profilassi andrà proseguita per tutta la vita. La profilassi va rinnovata in ogni caso, prima di interventi chirurgici e/o odontoiatrici; sedativi e tranquillanti (diazepam e clorpromazina) sono indicati per la corea.
L'artrite può essere controllata e domata con acido acetilsalicilico; questo, tuttavia, non è sufficiente a combattere e prevenire la cardite. Quando questa sia manifesta già all'esordio, è opportuno, in ogni caso, effettuare un primo tentativo con acido acetilsalicilico, prontamente seguito - in caso di insuccesso - da terapia cortisonica (prednisone).


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