denutrizione

(o iponutrizione), stato patologico causato da insufficiente apporto alimentare protratto nel tempo. La denutrizione può essere primitiva (volontaria o involontaria) o conseguente a malattie gastrointestinali o pancreatiche (alterata digestione), a malassorbimento, a malattie endocrine (tireotossicosi), a gravi infezioni, a malattie degenerative. La perdita di peso può raggiungere il 50% negli adulti: vengono consumati i depositi di grasso e le masse muscolari, con conseguente sporgenza delle ossa; la pelle si fa sottile, anelastica, pallida e fredda; i capelli sono secchi e cadono facilmente. A livello gastrico si ha diminuita produzione di acido cloridrico; a livello intestinale diarrea. La pressione sanguigna e la frequenza cardiaca calano, i polmoni mostrano deficit di funzione e nelle donne si ha amenorrea. Spesso compare anemia, diminuzione della temperatura corporea, edemi. La terapia consiste nella rialimentazione, che deve essere attuata con pasti piccoli e frequenti, finché il tubo digerente non si abitua nuovamente a funzionare.