epidemìa

insorgenza improvvisa e simultanea di molti casi della stessa malattia infettiva (per esempio, tifo, colera, meningite ecc.), per un periodo di tempo limitato, con diffusione su larga scala e susseguente più o meno rapido esaurimento della forma morbosa. Lo studio delle epidemìe ha il compito di analizzare le modalità di insorgenza delle malattie infettive, come si manifestano, si propagano o permangono in una collettività e le condizioni che favoriscono tale insorgenza e propagazione. L'indagine si vale della microbiologia e della statistica che forniscono alcuni indici indispensabili quali la mortalità, la morbosità, la morbilità, la letalità ecc. L'attecchimento di un'infezione e l'insorgenza di una malattia infettiva sono condizionati dalla necessaria presenza dell'agente patogeno, dalla particolare recettività del soggetto o della specie e dalle condizioni proprie dell'ambiente fisico e sociale. Assume pertanto una grande importanza individuare le sorgenti di infezione, conoscere le vie di eliminazione e di penetrazione dei germi e le modalità di trasmissione: si possono così attuare quelle razionali opere di prevenzione che in gran parte del mondo hanno già portato alla diminuzione e talora alla scomparsa di alcune fra quelle che un tempo venivano considerate inevitabili calamità collettive.