minerali essenziali

locuzione d'uso comune per indicare gli elementi inorganici indispensabili, per la loro azione strutturale e coenzimatica, a mantenere la fisiologia cellulare e l'attività dell'organismo: partecipano, per esempio, alla costruzione delle ossa e dei denti, al mantenimento dell'equilibrio idro-salino, all'attività nervosa e muscolare, alla sintesi delle proteine. Si assumono, perlopiù sotto forma di sali minerali, con gli alimenti nelle proporzioni necessarie; non vengono alterati dalla cottura o dalla luce. Si classificano in due gruppi: i macroelementi (calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio, cloro, zolfo) che vengono assunti in dosi da 100 mg o più al giorno; e i microelementi (ferro, manganese, rame, iodio, zinco, cobalto, cromo, fluoro e selenio), assunti invece in quantità minima, non quantificabile, per cui si dice che sono presenti "in traccia".