Il decorso delle malattie infettive

Il decorso che una patologia manifesta nei singoli e nelle collettività risulta condizionato dall'insieme dei fattori biologici dell'agente causale, dal tipo di recettività dell'ospite e delle popolazioni nel loro complesso.

Una malattia infettiva inizia la propria storia naturale con uno o più individui, in seguito all'esposizione all'agente causale, il quale può, sovente, indurre il contagio.

Se questo avviene si svilupperà secondo tre fasi: incubazione; fase preclinica; fase clinica conclamata.

La prima fase, durante la quale il soggetto non evidenzia alcun sintomo della malattia, può avere una durata variabile da qualche ora sino a vari mesi, secondo il tipo di patologia.

Nella seconda fase, anch'essa di durata variabile, la malattia presenta la possibilità di coinvolgere altri soggetti, cioè di essere trasmessa. Ciò in conseguenza del fatto che il microrganismo (presente nell'individuo, che non rivela ancora le manifestazioni cliniche della malattia, sebbene senza saperlo ne sia già infetto) può essere espulso all'esterno, infettando altri individui. La terza fase, cioè di malattia conclamata, rappresenta il fenomeno patologico nelle sue forme più evidenti: la sua conclusione può indirizzarsi verso la morte del malato o verso la sua guarigione, raramente con conseguenze.

Le attenzioni sanitarie possibili nei confronti delle patologie infettive riguardano principalmente la prevenzione: impedire o ridurre la presenza e lo sviluppo dei responsabili della malattia infettiva rappresenta l'azione più efficace di lotta contro di essa.

Di contro, la cura dei malati clinici, cioè di coloro che evidenziano chiaramente i sintomi, pur se fondamentale non può essere considerata l'unica soluzione dei problemi che, nel passato, condizionarono in parte la storia delle popolazioni.