Avere un figlio insieme

Molti sono i fattori che portano un uomo e una donna al desiderio di mettere al mondo un figlio insieme. Ma nonostante la forza della natura biologica, psicologica, emotiva e sociale di questo bisogno, nell'immaginario della coppia la nascita di un figlio è anche legata a sentimenti conflittuali. La proiezione verso un futuro felice dà spesso vita alle "ombre del passato" che fanno riaffiorare frammenti personali della propria storia: il rapporto con i genitori, l'infanzia, la crescita all'interno del nucleo familiare di origine. Sia per la donna sia per l'uomo, le ansie e le aspettative riguardo alla nascita di un figlio originano dalle figure genitoriali reciproche e dalla loro relazione con queste. Così come le modalità di accettazione e di contenimento di tali paure, la risoluzione positiva ed equilibrata di esse, dipendono dal vissuto anche remoto di ciascun partner.


Freud ha collegato il desiderio di un figlio a quello di immortalità, che evidenzia il bisogno conscio o inconscio dell'uomo di essere padrone, oltre che della conoscenza, della vita e della morte. L'uomo e la donna innamorati amano nel loro bambino anche una parte del proprio , che perpetuano nella sua procreazione. Perciò, l'avere un figlio soddisfa indubbiamente la componente narcisistica onnipotente presente in ogni individuo, in quanto conferma l'identità biologica e permette ai genitori di avere un oggetto su cui trasferire la possibilità di realizzare sogni e desideri rimasti tali. Benché ognuno abbia un modo personale di vivere l'avverarsi di una gravidanza, solo i genitori che hanno raggiunto un buon equilibrio individuale e un solido rapporto di coppia sono in grado di rispettare i reali bisogni di un figlio e di favorirne lo sviluppo.


La nascita del primo figlio modifica profondamente il rapporto esistente tra i due partner: si diventa tre, il numero "fatale" della triangolazione edipica, fonte del sentimento di gelosia. Il figlio può diventare il "rivale", non solo del padre, ma anche della stessa madre. E in più, le esigenze di un neonato sono inevitabilmente prioritarie: il tempo riservato all'intimità della coppia viene ridotto e accettare il cambiamento dei ritmi della veglia e del sonno, imposto dal nuovo arrivato, spesso richiede un lungo periodo di adattamento. Questa nuova situazione può favorire l'insorgenza di nervosismo e irritazione tra i partner, ma le difficoltà iniziali si appianano. Le sostituirà la gioia che deriva dall'assistere e dal partecipare al miracolo della crescita, cosicché la realizzazione del desiderio di avere un figlio si concretizzerà per la coppia come l'espressione della continuità del progetto comune di vita.