Diventare madri: l’importanza di una scelta consapevole

In passato la maternità non era una scelta consapevole. L'atto sessuale era indissolubilmente legato alla procreazione.

I miti arcaici fanno tutti riferimento al mondo e agli uomini come nati da una Dea-Madre fecondata dal vento e dalla pioggia. Le prime raffigurazioni femminili sono tutte legate alla maternità. La donna viene effigiata con il ventre abbondante, i fianchi larghi e i seni gonfi che esaltano la sua misteriosa capacità di procreare legata alla Madre-Terra.

Lentamente, con il tempo, questa immagine femminile in cui viene messa in primo piano solo la maternità, si trasforma, si arricchisce di nuove esperienze. La diffusione dei metodi anticoncezionali rende la donna soggetto attivo nell'ambito della coppia: la padronanza della fecondità implica anche l'accettazione della propria sessualità.

Il ruolo materno viene ridimensionato al punto che non è più considerato in termini assoluti "il destino della donna". L'identità femminile muta, mette in discussione i valori tradizionali del passato e ricrea nuovi modi di guardarsi, di vivere, di sperimentare la realtà. Tra conflitti e conquiste, il suo mondo si allarga e lei ne prende in mano le chiavi per appropriarsi del diritto di decidere di se stessa. In questa nuova prospettiva, la donna entra nella realtà e incide su di essa portando il suo contributo con il lavoro, lo studio, mettendo fortemente in discussione gli archetipi del passato che la relegavano a un ruolo parziale. Questa nuova identità della donna, cercata, fortemente voluta, ha cambiato, negli anni, anche il quadro relativo alla generatività. E oggi sempre più spesso si incontrano donne che decidono di diventare madri consapevolmente, quando sentono di aver raggiunto un proprio equilibrio interiore e un buon rapporto con il partner.

La scelta della maternità è quindi parte integrante di un percorso individuale di crescita che tiene in conto alcuni passaggi fondamentali come la realizzazione del della donna e l'accettazione di un suo nuovo ruolo biologico e sociale; la capacità di accogliere e di prendersi cura di un'altra persona, senza rinunciare alla propria realizzazione personale e lavorativa e la prospettiva di reinventare il rapporto con il proprio partner, con fantasia, creatività e reciproco impegno a sostenersi nell'essere genitori.