La visita medica e i test da fare prima del concepimento

In caso di gravidanza programmata è opportuno, preferibilmente prima del concepimento, che la coppia si sottoponga a un'accurata visita medica e ginecologica seguita da alcuni esami, allo scopo di identificare e curare possibili situazioni o malattie vere e proprie che potrebbero influenzare il concepimento o il decorso della gravidanza e condizionare la scelta, da parte del ginecologo, di quale tipo di controlli attuare nei mesi successivi.


Durante la visita viene indagata la presenza, anche nei familiari della coppia, di malattie generali (pressione alta, diabete, malattie cardiache, allergie ecc.) o ereditarie, eventuali malformazioni, matrimoni tra consanguinei, parti gemellari. S

uccessivamente l'attenzione viene focalizzata sulla futura mamma, a partire dalle caratteristiche della sua nascita e dello sviluppo nei primi anni di vita e nel periodo della pubertà fino alle vaccinazioni eseguite, le malattie infettive superate, le abitudini alimentari e voluttuarie, l'uso di farmaci, concentrandosi poi in particolare sulla sfera ginecologica: caratteristiche dei cicli mestruali, contraccezione, precedenti aborti o gravidanze, infezioni o interventi chirurgici.

Gli esami prescritti alla mamma di solito valutano la funzionalità del fegato (transaminasi, quadro proteico, coagulazione), dei reni e delle vie urinarie (azotemia e creatinina, esame urine e urinocoltura), la presenza di anemia ed eventualmente di che tipo (emocromo, sideremia, ferritina, elettroforesi dell'emoglobina per escludere la talassemia), la glicemia basale ed eventualmente dopo carico di glucosio (per escludere il diabete), il gruppo sanguigno e il fattore Rh (per prevedere una situazione di incompatibilità materno-fetale), lo stato di immunizzazione verso alcune malattie infettive (rosolia, toxoplasmosi, infezione da Herpes e Cytomegalovirus, sifilide, HIV, epatite B e C).

In particolare, se la donna non risulta protetta nei confronti della rosolia è opportuno sottoporla prima del concepimento alla vaccinazione antirosolia, rimandando la ricerca della gravidanza di circa tre mesi. Di solito, nel futuro padre si eseguono un numero minore di esami che comprendono l'identificazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh, l'emocromo ed eventualmente l'elettroforesi dell'emoglobina, l'immunizzazione verso HIV, sifilide, epatite B e C.