Il nonno, un ruolo da non dimenticare

Libero da impegni produttivi, lontano dalle competizioni professionali, l'anziano ha l'occasione di poter stabilire un ricco rapporto con i propri nipoti in cui l'energia vitale dei piccoli compenetra la sua meditata esperienza di vita.

Strappata alla periferia nella quale è stata relegata, oggi più che mai la figura del nonno può rivestire un ruolo di fondamentale importanza per la nostra società, troppo impegnata in altro per avere il tempo di elaborare il proprio passato.

L'occasione che si presenta è quella di utilizzare elementi della tradizione, di recuperare attraverso la narrazione la storia della collettività. Il racconto di favole e di episodi della vita del nonno regala ai nipoti le vivide immagini di un mondo lontano, quasi fiabesco, mentre la costruzione di giochi e la scoperta della natura suscitano nei piccoli l'interesse per l'ambiente che li circonda e ne sollecitano la curiosità. Sono preziosi i canali di comunicazione che nascono fra queste due generazioni così lontane e le loro modalità sono sovente più facili di quelle tra bambino e genitore: ai nonni, infatti, non compete il faticoso compito dell'allevare che crea spesso tante tensioni; non entrano in gioco la gelosia o il desiderio di identificazione e il bambino, da parte sua, può esprimere un'affettività che si alimenta di gioco e di piccole complicità.

Si dice da sempre che i nonni viziano o che sono troppo permissivi, ma a ben vedere si tratta pur sempre di un'azione educativa: mostrano che esistono il godimento e il diletto da cui poi possono nascere grandi passioni e nuovi investimenti affettivi. Il pregio della figura del nonno sta proprio nella sua complementarità rispetto a quella del genitore, in quanto rappresenta il lato piacevole e discorsivo del quotidiano, così importante per lo sviluppo armonico della personalità delle nuove generazioni.