Precisione ed esperienza, la ricchezza degli anziani

Secondo le teorie di alcuni studiosi, negli anziani il rallentamento dei movimenti non deriva tanto dal tempo più lungo che viene richiesto per eseguirli, quanto piuttosto dal tempo più lungo che è necessario per metterli in marcia e orientarli.

La limitazione della capacità è, dunque, a livello del sistema centrale più che periferico; così, con l'avanzare degli anni, viene a mancare la capacità di integrare velocità e precisione in un tutto armonico; dovendo scegliere, il più delle volte si privilegia la precisione che fa risparmiare il tempo che verrebbe sprecato in errori.

La stabilità manuale, la coordinazione visivo-motoria e bimanuale, la capacità di giudizio, di valutazione e di astrazione, il ragionamento aritmetico, quello meccanico e quello verbale sono fra le capacità che più frequentemente decadono con l'età; ciononostante, la persona anziana non dev'essere considerata globalmente come inefficiente.

Infatti essa è spesso in grado di far fronte ai suoi deficit mettendo in campo altre capacità e fattori. Si è parlato della precisione, sostitutiva della velocità: nel caso di un autista anziano che, per esempio, presenti deficit sensoriali o motori, la prudenza subentrerà alla prontezza di riflessi, mentre nell'ambito dell'attività lavorativa saranno l'esperienza e l'impegno a prendere il posto della tempestività.