Evoluzione della ricerca sul placebo

Roger Guillemin e Andrew Schally, Premi Nobel per la Medicina nel 1977, hanno fornito un contributo fondamentale a questo settore della ricerca, in quanto, studiando gli ormoni proteici prodotti dal cervello, hanno scoperto una parte essenziale del legame esistente tra corpo e anima.

Attraverso questa scoperta si è compreso quanto i fenomeni psichici ed emozionali possano influenzare le nostre funzioni organiche. Per esempio, quando i soldati americani furono inviati sul fronte europeo durante la Seconda Guerra Mondiale, migliaia di donne che erano state lasciate a casa dai loro compagni videro arrestarsi il loro ciclo mestruale. Queste donne erano perfettamente sane, ma lo stress emotivo subìto aveva influenzato alcune funzioni fisiologiche provocando tale evento.
 

I fenomeni psichici, così come i segnali che arrivano dall'intero organismo, determinano nel cervello impulsi elettrici che si trasformano in segnali biochimici. È questo, infatti, il linguaggio del sistema nervoso: il cervello si esprime "elettricamente" informando di ciò che avviene alcune delle sue aree deputate alla trasmissione del messaggio.

Le aree che trasmettono l'informazione agli organi endocrini produttori di ormoni si trovano nel mesencefalo, una zona anatomica situata alla base del cervello. Una rete di capillari sanguigni collega a sua volta il mesencefalo con la pituitaria, un'importante ghiandola produttrice di ormoni, meglio nota come ipofisi. Questa sequenza fornisce il percorso delle informazioni nella trasmissione dall'area corticale del cervello al mesencefalo, all'ipofisi e da qui a tutte le funzioni corporee influenzate e controllate dagli ormoni.
Guillemin e Schally sono stati i ricercatori che hanno isolato, prelevando milioni di frammenti dal mesencefalo di pecore e maiali, un milligrammo di sostanza ormonale purificata in grado di farci comprendere meglio le modalità di comunicazione tra cervello e ipofisi.


Successivamente, altri ormoni proteici sono stati isolati nel mesencefalo, questo meraviglioso organo di controllo e di guida che costituisce un ponte di collegamento fondamentale tra il corpo (soma) e l'anima (cervello).
 

Gli stessi scienziati, proseguendo nelle loro ricerche, hanno visto come alcune delle molecole individuate nell'encefalo si trovassero anche in altri organi, dove sono coinvolte in vari meccanismi di tipo secretivo, come la digestione. A tutt'oggi i peptidi scoperti nel cervello e presenti anche altrove sono più di cinquanta, responsabili di ogni sorta di funzioni vitali quali la sete, la fame e la regolazione della temperatura corporea.
 

Questa nuova scienza, definita Psiconeuroendocrinologia, si è integrata negli ultimissimi anni con le recenti scoperte riguardanti il sistema immunitario, dando vita a un altro capitolo ancora della medicina: la Pnei o Psiconeuroendocrinoimmunologia attraverso la quale si riesce a spiegare l'effetto placebo.