Il ruolo delle emozioni

Il fumo interviene nella costruzione del comportamento cognitivo di un individuo, analogamente a quanto avviene nello sviluppo di un sintomo nevrotico compensatorio, l'esempio più classico del quale è rappresentato dall'emicrania.

Questa patologia affligge circa il 5% della popolazione mondiale civilizzata ed è legata semplicemente al fatto che la soglia del dolore in questi soggetti è spostata verso il basso.

Pertanto essi avvertono come dolorosi stimoli che in realtà non lo sono per coloro che non sono afflitti dalla malattia.
Quanto però tale sintomo si integri nello sviluppo cognitivo di questi soggetti è ben spiegato da un racconto di Oliver Sachs, noto neuropsichiatra e scrittore anglosassone.

Sachs racconta che, laureto in medicina e già specializzato in neuropsichiatria, dovette affrontare il problema di un suo paziente, famoso ricercatore universitario di matematica, che da anni soffriva di una terribile emicrania. Assunti i farmaci adeguatamente prescritti, il malato ritornò da Sachs dopo sei mesi ringraziandolo perché l'emicrania gli era completamente scomparsa, ma nel contempo lamentandosi perché non era più in grado di proseguire nelle sue ricerche di matematica.


La correlazione pertanto fra sistema nervoso centrale, sistema immunitario e sistema endocrino è assoluta e ben spiega come anche le emozioni possano essere determinanti nel modificare addirittura i parametri biologici.
Tipico esempio di questa correlazione può riscontrarsi in alcuni soggetti, non certo quelli a predisposizione familiare, con livelli di colesterolo elevato perché molto stressati. Un divertente aneddoto a questo proposito viene riportato da Michael S. Gazzaniga nel suo libro, pubblicato nel '92, La mente della natura: nel corso di un esperimento di laboratorio, condotto su un gruppo di conigli rimpinzati di cibi grassi per valutarne il controllo metabolico del colesterolo, grande fu la sorpresa di fronte alla scoperta che alcuni degli animali, nonostante il carico di grassi, mantenevano una normale colesterolemia. La spiegazione era molto semplice: i conigli che mostravano valori nella norma erano stati coccolati tutti i giorni, di nascosto, da una tecnica di laboratorio.
 

L'amore quindi è una premessa fondamentale a tutta la nostra armonia biologica. Già negli anni Sessanta un noto psicoanalista sudamericano, Chiozza, pubblicò in due volumi le sue teorie che ipotizzavano come alcune malattie cancerose potessero talvolta essere l'espressione adulta di una sofferenza psichica infantile.
 

È evidente pertanto che un corretto sviluppo biologico si potrà avere all'interno di un'armonica crescita relazionale sia per quanto attiene il rapporto d'amore con i propri genitori, sia per quanto riguarda le relazioni sociali e le amicizie in generale.
Concludendo, abbiamo visto come nell'effetto placebo si attivi tutto il potenziale biologico di un individuo strettamente correlato con il suo potenziale emozionale e cognitivo, indispensabile premessa a ogni risposta terapeutica.