Brexit: la Gran Bretagna esce dall'Unione Europea. Cosa succederà all'Europa?

brexit-vince-leave

La maggioranza degli inglesi ha votato "leave". Il risultato del referendum ha fatto diventare realtà la Brexit: contro ogni previsione e sondaggio, il Regno Unito si appresta ad uscire dall'Unione Europea.

Con un'affluenza del 72,2%, il 51,8% della popolazione ha votato per lasciare l'Unione Europea, il 48,1% per restare: un margine di circa un milione di voti per uno stato ormai diviso a metà.

Brexit significa molte cose: a livello politico, commerciale ed economico cambierà molto tra la Gran Bretagna e il resto dell'Europa, tanto che dovranno essere ridisegnati tutti gli equilibri del Vecchio Continente. Il termometro politico è caldissimo, le borse sono in fermento, la sterlina è crollata e ci si aspetta un terremoto finanziario: sono in molti a chiedersi cosa succederà.

Analizziamo meglio il voto e cerchiamo di capire cosa succederà nel breve e lungo terimine.

Brexit: un processo lungo
I rapporti tra Europa e Gran Bretagna cambieranno molto lentamente. Innanzitutto sarà compito della Gran Bretagna appellarsi all'articolo 50 del Trattato di Lisbona per comunicare al Consiglio Europeo l'intenzione formale di lasciare l'Unione. A questo punto, la Gran Bretagna si impegnerà a rinegoziare tutti i suoi rapporti con l'Europa con un tempo massimo di due anni. Fino a quando tutti i rapporti tra Europa e stato uscente non saranno delineati, la Gran Bretagna si impegna a rispettare i regolamenti europei senza però avere il diritto di prendere alcuna decisione all'interno dell'Unione.

Nuove elezioni politiche
Il Primo Ministro inglese David Cameron, contrario all'uscita della Grand Bretagna dall'Europa, ha affermato che rispetterà il volere popolare britannico ma che non potrà più guidare il Paese. Il Regno Unito si appresta quindi a indire nuove elezioni politiche che, verosimilmente, porteranno all'elezione di un nuovo Primo Ministro entro ottobre.

Chi ha votato "Leave"?
La geografia del voto mostra un paese frammentato e con un gap generazionale decisamente elevato. YouGov afferma che ad aver votato Leave sono stati soprattutto gli ultracinquantenni (con un picco tra gli ultrasessanticinquenni) rispetto ai giovani under 24, dei quali oltre il 75% ha votato per rimanere in Europa. Un'altra ondata di "leave" è arrivata dalle periferie e dalle campagne, dove il problema del lavoro è più sentito, la paura dell'immigrazione più presente e si respira una densa aria di insoddisfazione.

I rapporti con la Scozia
Il voto non è stato uguale in tutto il Regno Unito. Anzi, ha evidenziato spaccature interne in base all'appartenenza geografica. La maggior parte dei cittadini di Irlanda del Nord, Scozia e Londra hanno votato per restare all'interno dell'Unione Europea. Il termometro politico è altissimo e il rischio è quello che la Scozia rivendichi nuovamente l'indipendenza. Le parole di Nicola Sturgeon, Primo Ministro scozzese, d'altronde, sono molto chiare: «il voto chiarisce come la gente della Scozia veda il proprio futuro come parte dell’Unione europea».

Brexit a rischio emulazione
Cosa succederà all'Europa? Se la Gran Bretagna ha osato così tanto, quanti saranno gli altri stati europei che proveranno a fare la stessa cosa e ad uscire dall'Unione? L'effetto domino è dietro l'angolo: all'interno degli stati membri sono moltissimi gli euroscettici.

L'incognita del futuro
Nessuno può sapere cosa succederà, il processo di transizione è appena cominciato e gli esperti hanno delineato diversi possibili scenari per la Gran Bretagna e i suoi nuovi rapporti con l'Europa. Certamente ci saranno ripercussioni sui commerci e sul lavoro: come saranno regolati i rapporti commerciali tra Regno Unito e stati memebri? Quali saranno gli effetti sul mercato del lavoro? Cosa succederà ai moltissimi non inglesi che lavorano stabilmente nel Regno Unito?

La Brexit, per ora, è un incognita e nei prossimi giorni vivremo gli effetti a breve termine di questo grande cambiamento. Per quanto riguarda il futuro, starà alle negoziazioni politiche rendere questo passaggio il meno traumatico possibile.

Foto © Pixelbliss - Fotolia.com